“Viaggiare per conoscere il mondo, vivere al meglio gli anni che rimangono”. Sarebbe dovuto essere solo un aiuto momentaneo quello di Alberto Cossu nella pasticceria di famiglia, studiava all’università negli ultimi anni del 1980, ed era stato chiamato perché frittelle e zeppole non potevano aspettare. E invece ha trascorso quasi quarant’anni dentro quelle mura dove per realizzare la crema pasticciera si aspettava il latte appena munto: gioia per il palato, anche per quelli più difficili da accontentare. Giovane e inesperto all’inizio, “per anni ho sfruttato un dono, ossia quello del disegno, e per oltre 10 anni ho collaborato con i pasticceri nel decorare le torte. Realizzavo i cartoni che avrebbero poi preso vita, gli altri anni, dopo questa esperienza, sono passato alla parte amministrativa. Una azienda solida perché non abbiamo mai voluto strafare ma abbiamo seguito le orme di nonna e i suoi insegnamenti, lavorare con umiltà”. 37 anni segnati da tanti successi, “ovviamente ci sono stati alti e bassi come avviene ovunque” ma ciò che ha fatto cambiare idea e visione della vita ad Alberto Cossu sono stati 4 gravi lutti che si sono susseguiti in pochissimi giorni. “Mi hanno dato un input per una vita differente, il tempo, come spendere il tempo”. Non solo: un altro episodio ha fatto riflettere Cossu. “Appassionato di auto avevo preso due carcasse e rimesse in moto grazie all’aiuto dei miei amici. Le ho successivamente vendute e con il ricavato ho acquistato un camper. Non avevo avuto esperienze se non una volta, il destino volle che arrivò il covid e il mezzo rimase fermo sino al giorno in cui ci fu concesso di vivere nuovamente”. Insieme alla moglie Luciana, la compagna della sua vita, sono iniziati allora i viaggi, “abbiamo visitato tutta la Sardegna, soprattutto i siti archeologici poiché siamo appassionati di questo prezioso aspetto” che viene citato anche nel nome del canale YouTube che è stato messo in piedi proprio per raccontare viaggi e esperienze. Dopo il battesimo del viaggio è cresciuta la voglia di conoscere, visitare luoghi, nuovi incontri “per il tempo che ci resta da vivere e sino a quando le forze ce lo permetteranno poiché viaggiare non è come andare in vacanza e bisogna perdersi, altrimenti sarebbe solo una gita”. Un progetto per il futuro sarà quello di andar via dalla Sardegna per trasferirsi al Nord Italia in modo tale da avere un punto di partenza sempre pronto. “Sono stati bellissimi gli anni trascorsi in pasticceria, ora vogliamo viaggiare, conoscere e coinvolgere più persone possibili attraverso i nostri racconti”.











