Importanti novità in arrivo per Quartu Sant’Elena: rifacimento delle strade, apertura del Museo Multimediale della Poesia Improvvisata e scavi archeologi. Durante l’emergenza sanitaria, progetti e cantieri hanno subito uno stop forzato. Ma con la “fase 3” alcune programmazioni sono già state avviate e altre sono imminenti.
“Abbiamo investito grazie all’avanzo di Amministrazione 2 milioni di euro per il ripristino delle strade – comunica il sindaco Stefano Delunas – sia in città che nelle periferie, cercando di porre l’accento in particolare sulle vie a maggior densità di traffico e su quelle dove un intervento si rende necessario perché vi abitano persone diversamente abili, anche affinché sia loro garantito una rapida via di fuga anche in caso di rischio idrogeologico. Il progetto è stato affidato a un professionista esterno. Ha subito qualche rallentamento a causa dell’emergenza Coronavirus, ma ora è sostanzialmente pronto ad essere messo in pratica. E con l’approvazione del Bilancio Consuntivo potremo destinare anche altri soldi, intervenendo quindi pure in strade secondarie ma comunque importanti”.
Imminente è l’apertura l’apertura, nel cuore di Quartu, del Museo Multimediale della Poesia Improvvisata. “La dimora storica di Sa Dom‘e Farra, chiusa ormai da decenni, è stata infatti scelta come la nuova casa de is cantadoris: è qui che a breve sarà inaugurato il primo percorso tecnologico e interattivo nel quale il visitatore potrà scoprire l’affascinante e complesso mondo della poesia orale, campidanese e non solo. Siamo davvero orgogliosi – spiega il sindaco – di ridare alla cittadinanza uno spazio culturale affascinante e suggestivo qual è Sa Dom’e Farra. Già avevamo ripreso familiarità con la casa con presentazioni di libri e altri eventi culturali e ora finalmente potremo ridarle lo spazio che le compete nel panorama non solo cittadino. Quartu ha da sempre una grande tradizione per quanto concerne la poesia improvvisata ed è per questo che abbiamo studiato e fortemente voluto questo progetto, perché possa diventare punto di riferimento per tutta la Città Metropolitana e punto di attrazione per gli appassionati di turismo culturale”.
E Sa Dom’e Farra è parte integrante del Polo Museale, un progetto che include anche l’Ex convento dei Cappuccini di via Brigata Sassari e il complesso archeologico di Is Mortorius, con il Nuraghe Diana e le Batterie Faldi. “Entrambi sono stati ripuliti e rimessi in ordine grazie ai cantieri LavoRas e contiamo di aprirli al pubblico già dal mese prossimo. In particolare per quanto riguarda voglio segnalare anche che sono appena ripresi di lavoro di scavo da parte della Soprintendenza. Studi che permetteranno di scoprire nuove informazioni sul sito e sulla cultura preistorica sarda, ma anche di migliorare la fruibilità del sito”.










