Cristiano Aresu dice fermamente “no” alla proposta del coordinatore del Cts Agostino Miozzo di far presidiare le strade all’esercito per far riaprire i ristoranti a cena. Il numero uno di “Serafino”, ristorante di Cagliari alla Marina, è netto: “Un’esagerazione, bastiamo noi a controllare. Oltre al fatto che il problema non è nei ristoranti, i clienti dopo cena vanno via e tornano a casa, non restano in giro”, osserva. “I cagliaritani sanno rispettare le regole, casomai la polizia Municipale potrebbe controllare i giovani che si raggruppano nelle piazze, come in piazza Garibaldi. Lì, basta l’arrivo degli agenti per farli dileguare”, prosegue il ristoratore. “Anche se riconosco che anche i giovani abbiano voglia di vivere e di incontrarsi”.
“Il mio ristorante è ancora chiuso da lunedì a venerdì, lavoro solo nel weekend“. Come mai? “Tra smart working e divieto di spostamento tra regioni dovrei tenere aperto per avere dieci clienti? E chi mi paga bollette, spese e affitto?”, conclude il 51enne.










