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Nelle prime festività senza restrizioni dopo i due anni precedenti vissuti contando i commensali e spostandosi con le autocertificazioni in stazioni e aeroporti blindati, il copione è identico, ovvero un peggioramento della situazione Covid. A cavallo tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023 in Sardegna si registra un peggioramento dell’incidenza per 100.000 abitanti (208) e si evidenzia un aumento dei nuovi casi (17,7%) rispetto alla settimana precedente. Lo rileva la Fondazione Gimbe analizzando i dati regionali nella settimana tra il 20 dicembre 2022 e il 5 gennaio 2023. La curva epidemiologica sale di più nella città metropolitana di Cagliari (271 per 100mila abitanti) e nel Sassarese (188): quasi 20% per entrambi i territori. Ma in tutte le province si registra un aumento a due cifre: Oristano con 234 (+17,5% rispetto alla settimana precedente); Nuoro 196 (+10,1%) e Sud Sardegna 146 (+15,9%).
Restano, però, sotto la media nazionale i posti letto in area medica (7,6%) e in terapia intensiva (2,9%) occupati da pazienti Covid-19. Sul fronte vaccinale si conferma, ancora una volta, la frenata, visto che il tasso di copertura vaccinale con quarta dose è del 21,5% (media Italia 29,7%).
A livello nazionale, nello stesso periodo di tempo aumentano sia i contagi che i decessi, con un’impennata che sfiora un inquietante 10 percento in più.