“Dateci i parcheggi: o quelli di via Caprera o quelli dell’ospedale militare di viale Sant’Ignazio”. Parte il conto alla rovescia a Stampace. Tra 5 giorni il corso Vittorio Emanuele II, tratto che va da via Sassari a via Caprera, sarà chiuso al traffico per l’avvio del cantiere per la riqualificazione della strada (manto stradale e illuminazione). Ma lo stop alle auto sarà a tempo indeterminato, perché alla conclusione dei lavori il corso sarà pedonalizzato, sulla scia di quanto è già avvenuto un anno fa nel corso tra piazza Yenne e via Sassari.
Pochi, a dire il vero, i posti auto che spariranno, ma far paura ai commercianti, oltre alle lungaggini del cantiere (un anno, ma è alto il rischio di ritrovamenti archeologici che potrebbero far slittare i tempi) e agli inevitabili disagi e all’impoverimento complessivo della disponibilità della sosta, è la chiusura al traffico veicolare, che, secondo loro, rischia di dirottare i clienti verso zone della città più facilmente raggiungibili e con la zona di sosta a pochi passi.
Il timore a Stampace è che la pedonalizzazione premi attività come locali notturni e ristoranti e crei problemi ad altri. “Noi speriamo che il Comune ci metta a disposizione l’autosilo di via Caprera”, auspica Mario Serra, titolare della drogheria nel corso Vittorio Emanuele II, “sappiamo che i tempi per l’apertura non sono immediati, per questo chiediamo, se fosse possibile, di usufruire dei parcheggi dell’ospedale militare (dismesso) di viale Sant’Ignazio”. L’autosilo di via Caprera appartiene alla Regione ed è chiuso da anni, mentre l’ospedale militare appartiene all’esercito ed è in via di dismissione: in entrambi i casi occorrerebbe dunque stipulare una convenzione. I negozianti, secondo Serra, sarebbero anche favorevoli all’apertura del parcheggio sotto le mura di via Santa Margherita.
L’altra richiesta è riguarda la riapertura al traffico del tratto di via Maddalena, quello tra via Mameli e il corso e chiuso da decenni per il rischio crolli del “castello sorcesco” (quest’ultimo ormai restaurato, l’amministrazione è alla ricerca di un finanziamento per l’acquisto degli arredi e la riapertura) che permetterebbe il transito alle auto durante i lavori del primo tratto della strada tra via Sassari e via Maddalena.











