Monserrato – Al via lo screening della popolazione per contrastare la diffusione del coronavirus. Non solo: il Comune ha acquistato 300 saturimetri da destinare a cittadini risultati positivi al Covid-19 ed in isolamento domiciliare, come da elenchi trasmessi da ATS Sardegna.
Importanti novità, quindi, già a partire da giovedì: per tre giorni saranno infatti effettuati test diagnostici per i dipendenti comunali che aderiranno al progetto.
“È una scelta politica molto importante che è stata fatta nell’interesse della nostra cittadinanza. Abbiamo optato – comunica il sindaco Tomaso Locci – per i tamponi naso-faringeo che verranno eseguiti da una società accreditata”. Una scelta importante, “in modo tale che non si creassero dei falsi positivi o si aggravasse ancora di più l’attività della sanità. Partiremo con categorie come gli over 65, immunodepressi e con patologie e penseremo anche alle scuole, quindi studenti e insegnanti”.
Per quanto riguarda la scuola la data è ancora incerta, si sta valutando per i primi di gennaio in modo tale che il rientro dalle vacanze natalizie, periodo in cui potrebbe essere previsto un aumento dei contagi, avvenga in sicurezza. Per le altre fasce interessate, la partenza è imminente: con la variazione di bilancio sono stati stanziati 100 mila euro, attualmente verranno impiegati 39 mila euro.
Altri 4 mila e 500 euro sono stati investiti per l’acquisto dei saturimetri da destinare ai cittadini che lottano contro il covid-19 “in modo tale da dare una tranquillità maggiore a chi sta a casa con la patologia”. Uno strumento importante che rileva la quantità di ossigeno nel sangue e la saturimetria, essenziale per capire, quanto prima, quando è necessario allertare il personale medico in caso in cui i valori non dovessero più rientrare nella norma.
Si prevede che almeno 2 mia cittadini verranno sottoposti al tampone: “È un buon inizio, seguiranno, poi, quelli della Regione Sardegna” ma intanto si inizia con le categorie più “sensibili”, quali
personale docente e non docente scuole pubbliche, parificate e private, bambini scuole dell’infanzia e primaria, studenti scuole secondarie e universitari, genitori e familiari conviventi.
Anziani over 65 e persone immunodepresse e con patologie, assistenti domiciliari ed educatori.
Se dovesse essere necessario, l’amministrazione comunale individuerà ulteriori categorie di persone a rischio, in base all’evolversi della situazione epidemiologica e di nuove esigenze.










