Coronavirus, nuova stretta a Sassari: musica nei locali sino alle 22

La nuova ordinanza del Sindaco Campus con ulteriori misure per il contenimento del covid-19. Un passaggio si auspica sufficiente per evitare il passo successivo, che potrebbe essere la chiusura dei locali


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Sarà in vigore dal primo ottobre e, oltre a confermare le prescrizioni già previste a Sassari, limita alle 22 l’orario per terminare gli intrattenimenti musicali nei locali. È la nuova ordinanza firmata oggi dal sindaco Gian Vittorio Campus. Un modo per sottolineare ancora una volta l’importanza di evitare gli assembramenti.

Un provvedimento che vuole porre l’attenzione anche dei più giovani sulla necessità di divertirsi senza diventare un pericolo per la salute propria e altrui. La speranza del primo cittadino è che sia uno strumento utile per sensibilizzare le persone, limitare gli assembramenti e incentivare il rispetto della distanza interpersonale di un metro. Un passaggio che si auspica sufficiente per evitare il passo successivo, che potrebbe essere la chiusura dei locali.

 Ancora una volta, dunque, si punta sulla sensibilizzazione della cittadinanza a comportamenti responsabili e si sottolinea come anche eventuali ulteriori limitazioni delle libertà dipendano prima di tutto dalle scelte di ciascuno sul rispetto delle semplici regole per il contrasto al coronavirus: usare la mascherina, evitare gli assembramenti, mantenere la distanza di almeno un metro, igienizzare frequentemente le mani.

Nell’ordinanza, che sarà in vigore da giovedì, si legge che «i piccoli trattenimenti musicali a carattere di complementarietà e temporaneità, occasionali, marginali ed accessori, non configuranti attività di pubblico spettacolo in senso stretto, svolti sia all’interno che all’esterno dei pubblici esercizi, nelle attività in cui si somministrano o si commercializzano alimenti e bevande e all’interno dei circoli privati dovranno cessare perentoriamente alle 22».

Il provvedimento conferma anche quanto già disposto nelle scorse settimane: «è ulteriormente protratto l’obbligo sull’intero territorio comunale di usare mascherine quali protezione delle vie respiratorie anche all’aperto, negli spazi di pertinenza dei luoghi e locali aperti al pubblico nonché negli spazi pubblici (piazze, slarghi, vie, parchi) laddove per la natura, idoneità e caratteristiche fisiche di detti luoghi sia più agevole il formarsi di assembramenti anche di natura spontanea od occasionale, come fermate di mezzi pubblici, spazi antistanti esercizi commerciali, o uffici pubblici o di interesse pubblico».

Nel testo si legge anche una specifica sugli obblighi in capo agli esercizi di ristorazione: resta l’obbligo di annotare in un registro il nominativo e il numero di cellulare dei clienti, sia di coloro che hanno prenotato che dei clienti occasionali, ma si osserva che «il suddetto obbligo si considera adempiuto con l’annotazione dei dati anagrafici e del numero di telefono di un cliente per ogni gruppo di avventori, il quale all’occorrenza possa fornire tutte le informazioni utili per l’identificazione dei commensali ai fini del tracciamento delle presenze».


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