Coronavirus in Italia, ora la flessione è nettissima: siamo all’1,6 dei contagi, è il minimo dei tamponi positivi. E intanto iniziano davvero a svuotarsi anche le terapie intensive: il Coronavirus arretra decisamente in Italia (anche se i morti restano tanti, oggi 578), è il momento davvero di passare alla fase due mentre anche la Lombardia chiede le riaperture? Sono queste le riflessioni importante ti che emergono, perché il bollettino della Protezione Civile di oggi è più interessante e positivo rispetto agli altri giorni. Oggi ci sono stati 2667 positivi contro i 2972 di ieri, ma con una differenza sostanziale: nelle ultime 24 ore sono stati effettuati molti tamponi più di ieri. La percentuale tra il numero di positivi riscontrati e i tamponi eseguiti è del 6,1 per cento: il virus è al suo minimo storico nel nostro Paese da quando siamo in lockdown, ormai quasi quaranta giorni. Solo negli ultimi giorni questo valore era stato intorno al 9 per cento.
Il numero delle persone ricoverate in terapia intensiva in Italia è sceso oggi di 107 unità, ieri era stato di 74. Segno che se qualcuno dovesse ammalarsi gravemente, solo in due giorni si sono liberati oltre 200 posti di letto negli ospedali italiani. E oltre mille posti letto in più in una sola settimana. Quindi la corsa del virus rallenta in maniera decisamente netta, di un terzo. Si può iniziare a pensare alla fase due, pur con tutte le prudenze del caso? La parola passa al comitato tecnico scientifico.
Sono 1161 i casi di Corona Virus in Sardegna con un aumento oggi di 23 casi. Sono 133 le persone in ospedale: di questi 107 ricoverati con sintomi e 26 in terapia intensiva. Sono 737 le persone in isolamento domiciliare per un totale di 870 positivi. I guariti sono saliti a 208, mentre i morti sono 83. I tamponi effettuati sono 12395










