Raccontarsi storie è un modo per sopravvivere alla paura, e anche alla quarantena, come durante la peste del 1348 accadde ai protagonisti del Decameron. “Forse addirittura con qualche accorgimento in più visto che ai tempi del Coronavirus non è neanche possibile assembrarsi in un luogo di campagna come fecero i giovani narratori del Boccaccio”.
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