Una serie di caratteristiche genetiche dei sardi, preservate dall’insularità, potrebbe essere alla base della bassa mortalità e del basso indice di contagio da Coronavirus. È la tesi sostenuta in uno studio di un’equipe di ricercatori dell’università di Cagliari pubblicato sulla rivista scientifica ‘Frontiers in Immunology’.
Il bollettino Covid-19 del 22 novembre 2020 della Regione Sardegna comunica 18.089 persone infettate, 379 morti, 504 ricoverati e 70 pazienti in terapia intensiva. Quello che salta all’occhio – secondo gli studiosi – è la bassa mortalità che si attesta sul 2%, ovvero la metà rispetto alla media nazionale e un indice Rt tra i più bassi di Italia. Anche la positività agli anticorpi anti-Sars-CoV-2 nella popolazione sarda, pari allo 0.3%, secondo i dati Istat del 3 agosto, pone la Sardegna agli ultimi posti in Italia come popolazione entrata in contatto con il virus. Continua a leggere su Agi.it










