Coronavirus, controlli serrati all’aeroporto di Elmas: arriva un nuovo termoscanner

Quattordici i voli in arrivo oggi, operatori pronti a misurare la febbre a tutti i passeggeri. E, per rinforzare i controlli, tra qualche giorno arriverà un termoscanner nuovo di zecca. Costo? Sedicimila euro


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I controlli per cercare di arginare qualunque possibile caso di Coronavirus all’aeroporto di Elmas vanno avanti a ritmo serrato. Oggi sono 14 i voli in arrivo previsti (al netto dello sciopero di Alitalia): solo in due casi l’aeroporto di partenza non è italiano. Tanti, dunque, i passeggeri che nelle prossime diciotto ore circa sbarcheranno nel principale scalo sardo. E le verifiche sono garantite per tutti, proprio come ieri: i volontari delle associazioni stringono già tra le mani i termometri a infrarossi e, prima ancora, il drone con vista panoramica misurerà la temperatura corporea di ogni persona. Ieri le verifiche sono state abbastanza rapide, ma non sono mancate le polemiche da parte di qualche passeggero per dei controlli giudicati “troppo esagerati”. Ma le regole sono le regole e, soprattutto dopo i casi di virus cinese riscontrati in varie regioni del nord Italia e, nelle ultime ore, anche in Sicilia, i protocolli di sicurezza decisi dalla Regione vanno rispettati al millimetro.
Intanto, al Mario Mameli è confermato l’arrivo, nei prossimi giorni, di un nuovo termoscanner. Ad acquistarlo è proprio la società che gestisce l’aeroporto, la Sogaer. Sedicimila euro, questa la spesa prevista per uno strumento che andrà ad aggiungersi a quelli già in dotazione a volontari e uomini della Protezione Civile. 


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