Un balzo indietro “storico”, questa la metafora che utilizza Enrico Marica, cagliaritano di 33 anni, per descrivere la situazione che vive anche lui, la stessa di tanti suoi colleghi commessi. “Durante l’età Romana le giornate erano distribuite tra faste e nefaste, le prime utili a lavorare e le seconde dove è meglio riposarsi. Oggi non è più così, organizzare la vita oltre il lavoro è diventata quasi un’impresa. Non ho una famiglia, ma sono in gioco un diritto base per molte persone”.
Quale? “Quello legato al lavoro. Chi non ne ha uno attacca chi, come me, ha un’occupazione ma si lamenta del fatto di dover lavorare anche le domeniche. È una guerra tra poveri, non si possono minimizzare così i diritti per un posto di lavoro , si arriva al fatto di dover riconoscere di non avere più un piano, un contratto, soprattutto noi, che attendiamo il rinnovo da quattro anni”.











