“Per le bollette d’acqua tanto tuonò che piovve.” Così il consigliere regionale di Forza Italia Marco Tedde, parafrasando Socrate, commenta l’ordinanza depositata il 26 gennaio dal Tribunale di Nuoro con la quale viene censurata la odiosa pratica della richiesta di pagamento dei “conguagli regolatori” per il periodo 2005-2011. Pratica già contestata con la Mozione 238 del 2016 del Gruppo di Forza Italia, primo firmatario Marco Tedde. “Siamo moderatamente soddisfatti perché il Tribunale di Nuoro, nell’accogliere il ricorso di Adiconsum, ha di fatto dichiarato la fondatezza di tutte le censure contro Abbanoa che proponemmo nella Mozione 238. Il Tribunale di Nuoro -precisa l’ex sindaco di Alghero- si è posto peraltro sul solco del pronunciamento del Tar Umbria de 2011 e del Tribunale di Cagliari che con Ordinanza del novembre dello scorso anno ha ammesso la class action relativa alle medesime pretese di Abbanoa in tema di conguagli. Con la Mozione 238 chiedevamo a Pigliaru di censurare la condotta abusiva di Abbanoa che chiedeva il pagamento di conguagli non fondati su contratto ma su atti amministrativi, che non possono essere retroattivi, assunti in violazione di legge. Infatti, con la consueta poca chiarezza e mancanza di trasparenza il gestore unico del servizio idrico integrato regionale aveva deciso di emettere fatture che si riferivano all’anno 2012 ma che contenevano conguagli relativi al periodo 2005/2011. Oggi arriva questo pronunciamento del Tribunale di Nuoro che impedisce ad Abbanoa di chiedere i conguagli e di minacciare distacchi e sospensioni di forniture in relazione a queste pretese, e che stabilisce la sanzione di euro 516 per ogni violazione. E ora si pone anche il problema della restituzione di oltre 100 milioni di euro agli utenti che intimoriti da Abbanoa hanno pagato i conguagli regolatori non dovuti. Ancora una volta Abbanoa ha dimostrato di essere nemica dei sardi. Ma con la complicità di Pigliaru e del centro sinistra. Ora attendiamo che Pigliaru una volta per tutte intervenga per far cessare la gestione allegra del gestore unico e gli abusi consumati nei confronti dei sardi. E che si attivi per adottare nei confronti dei vertici di Abbanoa le sanzioni politiche e amministrative necessarie -chiude Tedde-.”













