Un consolidato sistema criminoso, una rete ben costruita fatta di persone potenti, intrecci e conoscenze. Un sistema di concorsi truccati che garantiva ad alcuni partecipanti di poter avere le domande in anticipo e dunque vincere. Un sistema che garantiva strada libera nella scelta dei commissari che avrebbero poi a loro volta dovuto scegliere i presidenti di importanti enti e uffici pubblici. Queste sono le ipotesi della Procura di Cagliari che ha aperto una nuova inchiesta, 21 gli indagati, accendendo un faro su un sistema collaudato – e drogato – di concorsi e nomine.
Con Solinas sono indagati Alessandra Zedda, ex vice presidente della Regione e attuale consigliera regionale di Fi, Anita Pili, assessora regionale dell’Industria in carica, Massimo Temussi, ex direttore generale del centro regionale di programmazione e ora presidente e amministratore delegato di Anpal, Maurizio De Pascale, presidente di Confindustria Sardegna, Maika Aversano, presidente dell’Aspal, Silvia Curto, ex direttrice generale della presidenza della giunta, e Roberto Neroni, amministratore unico dell’Arst. Gli avvisi sono stati notificati anche a Silvia Cocco, Gianluca Calabrò, Emilio Fiorelli, Barbara Porru, Giancarlo Orrù, Nicola Giuliani, Marco Santoru, Francesca Piras, direttore generale della Sanità, Damiana Palmira Pedoni, Gianfranco Porcu, Enrico Garau, Pasquale Onida e Nanni Lancioni.
Le indagini del sostituto procuratore Andrea Vacca vanno avanti da tre anni, condotte dai carabinieri della compagnia di Ottana. Due i filoni dell’inchiesta: uno legato all’Aspal, l’altro al Servizio attività estrattive e recupero ambientale della direzione dell’Industria, con il tentativo – sempre secondo le ipotesi dei magistrati – di far nominare Nicola Giuliani alla direzione del servizio, messo in atto secondo i magistrati da De Pascale direttamente sull’assessora Pili. L’assessora, attualmente in carica ed esponente di Sardegna Venti20, avrebbe poi indebitamente scelto i nomi della commissione giudicatrice per poi far cadere la scelta su Gianfranco Porcu, appoggiato dal suocero Pasquale Onida, che si sarebbe fatto consegnare le domande in anticipo. In questo filone sono indagati Emilio Fiorelli, Barbara Porru, Giancarlo Orrù, Marco Santoru, Nicola Giuliani, Maurizio De Pascale e l’assessora Anita Pili.
Al presidente Christian Solinas sono contestate la presunta turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, induzioni indebita, falso e abuso d’ufficio in concorso insieme l consigliere regionale Nanni Lancioni, suo fedelissimo, a Silvia Curto e Silvia Cocco, Massimo Temussi e Alessandra Zedda. Reati contestati nell’ambito della selezione dei componenti della commissione esaminatrice che avrebbe poi dovuto scegliere il dirigente dell’Aspal, scelta caduta su Maika Aversano, a sua volta indagata.
Il presidente Solinas è già sotto processo nel primo filone d’inchiesta legato sempre alle nomine: il procedimento si riferisce agli incarichi assegnati e poi contestati a Silvia Curto e ad Antonio Belloi, direttore generale della Protezione civile regionale. Il processo a Solinas corre in parallelo con quello aperto nei confronti dell’allora assessora regionale degli Affari generali, Valeria Satta, ora responsabile dell’Agricoltura. Nell’udienza del 21 aprile i due processi verranno riuniti per celebrare un unico dibattimento.













