Una passeggiata al femminile per la candidata sindaco di Cagliari, Alessandra Zedda, accompagnata dalle candidate donne e dalle sostenitrici nel giro per i quartieri.
“Partiamo dalla passeggiata di viale Buoncammino, riqualificata e restituita ai cagliaritani, per continuare nei luoghi che devono ancora essere riaperti alla fruizione: Castello, che deve tornare a essere un luogo identitario, accessibile a residenti e turisti, per arrivare sino alla piazza del Carmine – troppo a lungo abbandonata – tappa finale del nostro percorso simbolico, che risponde all’imperativo che ci siamo dati: riaprire la città, riqualificarla, renderla sicura, rispettandone le vocazioni culturali e commerciali” ha detto Alessandra Zedda.
Censimento degli edifici. Uno degli obiettivi è quello di sostenere la ristrutturazione di edifici e il censimento di quelli, pubblici e privati, in tutto o in parte inutilizzati. Qualche esempio noto a tutti: nel pubblico, proprio il carcere di Buoncammino, che deve trovare la sua destinazione d’uso ed essere restituito alla cittadinanza per il suo riutilizzo, ma anche l’Ospedale civile o il Palazzo delle Scienze; per il privato, l’edificio ex Cariplo.
I luoghi della cultura. Nel programma del centrodestra in primo piano c’è la riqualificazione e restituzione ai cagliaritani di spazi abbandonati, come ad esempio “Sa Domu” nel quartiere di Castello, l’ex convento di San Giuseppe, dove potrebbe essere realizzato il Museo di Città, e il palazzo Sorcesco. Anche la riapertura del palazzo Caide, ristrutturato, ma ancora chiuso, è una priorità. Così come Villa Muscas. “Questi immobili potrebbero essere destinati a spazi espositivi, culturali e museali, contribuendo alla valorizzazione urbana” ha aggiunto la candidata sindaco. Allo stesso tempo, è necessario riaprire gli “Ex Giardini del Charanga”, liberi dopo decenni. Rappresentano un tassello di una passeggiata che parte da Piazza Costituzione e arriva sino alla Cittadella dei Musei. Custodire e valorizzare i monumenti e l’archeologia del centro storico, come Santa Lucia, Sant’Eulalia e il suo museo e il Santo Sepolcro, gioielli del quartiere Marina, che dovranno essere meta privilegiata dei turisti, è un’altra priorità. “Di fondamentale importanza riveste il recupero dei Cammini Religiosi, strettamente legato ai colli della città, dalla Sella del Diavolo sino al Colle di San Michele, passando per Sant’Elia, Monte Urpinu, Monte Claro – ha sottolineato Alessandra Zedda – Attraverso una specifica direzione rilanceremo i Giardini Pubblici e la Galleria d’Arte con progetti di spessore internazionale. Il programma eventi avrà comunicazione efficace e tempestiva. La città punterà sui grandi spettacoli all’aperto di respiro internazionale.
Secondo Alessandra Zedda, “il centro storico cagliaritano è un contesto articolato, dove i beni architettonici sono tutelati e salvaguardati, abitato da un mix di residenti e turisti, con una varietà di attività commerciali che comprenda anche i laboratori artigiani, musei e gallerie d’arte, oltre ai negozi per lo shopping, i panifici, le piccole botteghe alimentari e, ovviamente, i bar e i ristoranti”.
La vocazione commerciale. “Cagliari è città commerciale. Ridare slancio al settore con un piano del commercio è fondamentale. Integrare le vocazioni produttive cittadine, come commercio, turismo e artigianato a Cagliari, richiede un approccio complessivo che coinvolga diversi interventi e parta dalla pianificazione urbana, da un’infrastrutturazione efficiente e dall’ottimizzazione della mobilità. In questo senso – ha spiegato la candidata sindaco durante la passeggiata al femminile, che ha toccato anche la via Manno – è indispensabile attuare politiche di contrasto alla trasformazione massiva dei negozi in bar e ristoranti, che non favoriscono l’offerta commerciale e artigianale della città”.
La sicurezza. Tema centrale del programma condiviso dalla coalizione di centrodestra e puntualizzato nell’ultima tappa della passeggiata, in piazza del Carmine, è quello della sicurezza. “Fondamentale è approvare un patto per la sicurezza tra amministrazione, prefettura, forze dell’ordine, parrocchie: insieme per farci carico e prenderci cura della nostra città, dei nostri quartieri e delle nostre vie – ha concluso la candidata sindaco – Nella promozione della sicurezza, poi, una corretta pianificazione del territorio contribuisce alla creazione di spazi urbani sicuri e ben progettati. Questo deve includere la definizione di aree pedonali, una migliore illuminazione, la presenza di presidi di forze dell’ordine, anche coinvolgendo le polizie locali dei comuni metropolitani”









