di Paolo Rapeanu
Sono entrati nell’aula principale di via Eligio Porcu, quella dove si riunisce il Consiglio. E l’hanno occupata. La protesta dei lavoratori del verde pubblico di Quartu, da mesi senza lavoro, assume ormai i contorni di un dramma. Dopo il nulla di fatto di circa due settimane fa, con la rinuncia da parte della ditta vincitrice del bando, adesso la disperazione ha raggiunto “il limite. Basta con le chiacchiere, non ne possiamo più”. Il loro accampamento fuori dal palazzo va avanti, ma adesso è sbarcato anche dentro il Comune.
“Promesse, promesse e ancora promesse, ma anche bugie. Siamo stanchi di essere trattati così dall’amministrazione Delunas”, spiega il portavoce dei lavoratori, Andrea Cogoni, “qui c’è in ballo il presente e il futuro di decine di famiglie. Non abbiamo più soldi per tirare avanti, lo stipendio è un miraggio da mesi. Vogliamo solo lavorare, è un sacrosanto diritto dopo tutti questi anni nei quali abbiamo prestato servizio nei parchi, sul lungomare quartese e nelle aree verdi della nostra città”.













