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di Paolo Rapeanu
Il Movimento 5 Stelle protesta, sotto il Consiglio regionale, dopo il caso della proposta, firmata da decine di consiglieri regionali, legata alla “pensione integrativa”. Un tesoretto di svariati milioni di euro che potrebbero finire nelle tasche degli onorevoli proprio a poche settimane dalla fine del quinquennio Pigliaru. “È inaccettabile che ciò avvenga in zona Cesarini e che questa tranche di quasi sei milioni di euro arrivi adesso”, tuona Emanuela Corda, deputata grillina. “Proprio mentre i cittadini faticano a tirare avanti i politici continuano a compiere questi abusi. Sono disonesti anche intellettualmente, visto che molti di loro adesso stanno facendo dietrofront, difendo addirittura che la loro firma è stata messa a loro insaputa”.
“È una squallida mossa, alla chetichella, che arriva senza che ci sia stata nessuna discussione prima, magari proprio sui costi della politica”, rincara l’altro deputato pentastellato sardo, Pino Cabras, “vogliono attingere dalle casse della Regione per ottenere questa pensione che, altrimenti, non avrebbero”.