Sono passati esattamente due anni. Un triste anniversario, quello della sedicenne cagliariutana morta caduta dal Bastione. E oggi, centinaia di amici la ricordano con affetto su Fb. Con tanti cuoricini: ricordano la sua storia perchè sia un monito a chi è in difficoltà ma non deve mai, e poi mai, compiere un gesto come questo. Queste le parole con cui due anni fa la nostra cronista Monica Panzica descriveva l’accaduto: “Addio, piccolo angelo: non ce l’ha fatta la ragazza di 16 anni, che ieri sera si era gettata dal Bastione. Il suo cuore ha smesso di battere oggi, intorno all’ora di pranzo. E oggi è il giorno del dolore. Sono amici, parenti, conoscenti, compagni di scuola, coloro che sono appesi ad un filo di speranza e vogliono rivedere il suo sorriso. E’ il sorriso di una sedicenne, di una adolescente che si è appena affacciata alla vita, ma che che ieri sera, nel centro storico di Cagliari, ha deciso di farla finita. La ragazza che è stata trasportata in gravissime condizioni all’ospedale Brotzu, dove i medici hanno tentato di strapparla alla morte, era molto conosciuta tra i giovanissimi cagliaritani.
Tante amicizie, un immenso affetto quello che i suoi amici le stanno dimostrando dal momento in cui la notizia ha cominciato a circolare, specie su Facebook. La sedicenne si è buttata giù dal Bastione, ha scelto un gesto estremo per liberarsi di qualcosa che probabilmente la affligge. Ma chi la conosce non vuole crederci. Non può crederci. Un disagio sociale? Problemi interiori irrisolti? Pensieri che non le lasciano pace? Denominatori comuni a tutte le domande che si pongono coloro che, fino a ieri, avevano visto quegli occhi sorridere. “Anche mia madre mi ha detto che i miei occhi ridono”, ricorda Martina. E’ una frase che la sua stessa amica sedicenne ha pronunciato, forse in un momento in cui aveva cominciato a pensare positivamente. Ma probabilmente lo sconforto ha preso il sopravvento”.











