La notizia della morte improvvisa, per un’embolia, di Anna Maria Congiu, esplode come una bomba in un primo pomeriggio di metà agosto che aveva tutta l’aria di essere sin troppo tranquillo. L’ex direttrice generale del Cacip, 55 anni, se n’è andata mentre stava coltivando una delle sue grandi passioni, le immersioni subacquee. Il dramma si è consumato a Quartu, davanti al porto di Capitana. Gli uomini della Guardia Costiera, anche grazie all’elenco fornito dalla società di diving, non ci hanno messo molto a identificarla. E chi ha lavorato per tanto tempo con lei o, semplicemente, la conosceva da decenni, è incredulo. Tore Mattana è stato presidente del Cacip anche nei sette anni in cui c’era la Congiu: “Ho di lei un ricordo di una bella persona dal punto di vista umano e professionale. Ha contribuito con forza e capacità a riorganizzare l’ente e a farlo crescere, formando molti nuovi assunti e facendo diventare il Cacip stesso un punto di riferimento per tutta l’area industriale. Era anche un’amica”, racconta, singhiozzando, Mattana. “Mi aveva tanto parlato delle sue immersioni, oltre che della corsa e del tennis. Era una grande appassionata di sport, sono sconvolto per quanto le è successo”.
L’ex sindaco di Capoterra Francesco Dessì, nel cda del Cacip dal 2015 al 2022, la conosceva molto bene: “Una persona brava e preparata, avevamo un rapporto molto stretto. Ha lavorato bene al Cacip, ci siamo conosciuti lì e la collaborazione è sempre stata perfetta. Organizzativamente parlando, ha sempre dato il massimo. Parlava tantissimo delle immersioni e delle tante camminate in mezzo alla natura che faceva”, dice, singhiozzando, Mattana. “La sua morte è un dramma che nessuno di noi si sarebbe mai aspettato. Avevamo un appuntamento per un caffè, purtroppo quel momento non potrà più esserci”. Sconvolto e distrutto dal dolore anche Efisio Demuru del Pd: “Sono dispiaciuto e incredulo per la morte tragica di Anna Maria. Ci conoscevamo da tantissimi anni e siamo andati sempre molto d’accordo”.








