500 mila euro da ripartire tra Pula, Arbus, Guspini, Laconi e Siliqua, questa è la misura adottata per frenare le corse degli animali che, soprattutto la notte, sbucano all’improvviso, impauriti e abbagliati dai fari delle macchine, vengono molto spesso travolti, per loro una fine atroce e per gli automobilisti coinvolti seri danni alle vetture e ferite. Anche un morto si conta, con lo scooter contro un animale, nel territorio di Pula, non aveva avuto scampo. Da molti anni il fenomeno è ampiamente segnalato dagli amministratori e dai cittadini che, esasperati, non possono far altro che contare i danni e comunicare, anche con un rapido passaparola, la presenza, in tempo reale, di cervi e cinghiali.
Messa in sicurezza delle strade, installazione di segnaletica dedicata e di barriere dissuasive, oltre ad avviare studi mirati per gestire in maniera equilibrata la coesistenza tra la fauna selvatica e le esigenze di sicurezza pubblica: queste sono alcune delle azioni che verranno messe in pratica e ai Comuni destinatari saranno garantite non solo le risorse necessarie, ma anche l’assistenza tecnica da parte della Regione per la progettazione e la realizzazione degli interventi, affinché possano essere attuati in tempi rapidi ed efficaci. Intanto gli altri Comuni osservano e auspicano che presto verrà data anche a loro la possibilità di provvedere a interventi mirati contro il fenomeno.
Tanti i territori coinvolti e non presenti nella lista stilata e divulgata ieri dalla Regione, tra questi Domusnovas, dove alcuni mesi fa due femmine di cervo sono state travolte e uccise da un furgone.
“Per il terrore vado a 40 chilometri orari e ho rischiato di vederli sopra la macchina diverse volte. Saltano dalle colline, non li trovi ai bordi aspettando di poter attraversare” ha spiegato una mamma che percorre la strada Vallermosa-Domusnovas ogni giorno. “Proprio in quella zona, rientrando in piena notte ad una velocità di 70 km/h, un cervo e una decina di cinghiali, si sono spaventati e uno si è scaraventato nella portiera della macchina, lasciando un ammaccatura non indifferente” ha raccontato un altro automobilista. E ancora: “Arburese, Guspinese è pieno dapertutto. Gli incidenti sono innumerevoli. Il più delle volte non si vedono, con due balzi saltano tutta la carreggiata. Anche andando a velocità moderata se sbucano all’improvviso, l’incidente il più delle volte è inevitabile. Pericolosissimi”.
Un problema segnalato da anni, era il 2017 quando il gruppo politico Impàri di Sarroch aveva comunicato: “Sta diventando una vera e propria emergenza la copiosa presenza di cervi nel territorio Sarrochese.
Questi animali, soprattutto nella zona compresa tra la pedemontana e il paese, stanno creando ingenti danni alle colture, alla frutta ed ai campi in genere, oltre che rappresentare un pericolo anche per quanti transitano sulla ormai nota ai fatti di cronaca statale 195.
Si perde oramai il conto delle segnalazioni pervenute, specie nella strada pedemontana e da qualche settimana ci sono stati avvistamenti di intere famiglie attraversare di notte all’improvviso la Statale”.
“La delibera costituisce un primo passo per affrontare un problema crescente, con l’obiettivo di estendere le soluzioni individuate anche ad altri territori, qualora se ne ravvisasse la necessità. Va sottolineato che i cervi sono una specie tutelata e che le misure di contenimento da adottare sono necessariamente differenti rispetto a quelle previste per altre specie selvatiche, come i cinghiali. Ogni intervento, quindi, deve rispettare le specificità ecologiche e normative legate alla protezione di questa specie, garantendo un equilibrio tra la tutela della fauna e la sicurezza pubblica” ha comunicato ieri la Regione.










