L’ultimo saluto al cittadino-eroe che, nonostante avesse già dentro se un male che, da lì a poco, avrebbe interrotto la sua vita per sempre, non ha esitato a percorrere la città per raggiungere la Rsa dove lavorava a Poggio dei Pini per stare vicino agli ospiti, gli anziani ospitati. Minacciati seriamente dalle alte fiamme di un incendio che ha messo in allarme tutto il centro abitato, probabilmente un infarto lo ha colpito nella maniera peggiore. Il suo gesto di profondo altruismo non è passato però inosservato e ha meritato il giusto riconoscimento anche ieri durante il ricordo dei caduti in guerra. “L’amore per la patria, per la famiglia, per i fratelli, oggi è un sentimento che non si deve spegnere, un fiamma che arde dentro tanti italiani che anche oggi lo dimostrano verso propri concittadini .
Italiani come soldati, volontari che, impegnano il loro tempo verso il prossimo e alle volte dedicano la propria vita.
Cittadini, volontari che non si sottraggono davanti al dovere morale di assistere e proteggere il prossimo durante un nubifragio, durante incendi infernali come il nostro concittadino e amico Antonello”.
“Oggi – prosegue Garau – dopo più di 100 anni, le atrocità della guerra colpiscono il mondo e i conflitti alle porte della Nazione mettono a dura prova anche le nostre famiglie, le nostre imprese e il futuro dei nostri figli.
La Pace dei giorni nostri è stata scritta grazie al sangue e all’ardimento di questi nomi, di questi padri e fratelli di Capoterra che sono scolpiti su questa pietra”.
Una richiesta da parte del primo cittadino: “Teniamo accesa e teniamo viva la luce della memoria dei nostri padri e dei nostri fratelli che sacrificarono la loro vita per la terra, per la famiglia, per questa Patria.
Coraggio, sacrificio, onore, lealtà: che questi nomi siano da monito a tutti noi per tenere alti i valori e i principi di questa nazione, soprattutto voi giovani che ancora oggi non sentite ardere dentro il valore della patria e di libertà”.












