Da qualche giorno non è possibile riscuotere i fondi investiti, ufficialmente ha cessato l’attività, “i conti non possono essere prelevati normalmente e la piattaforma non è più in grado di supportare la crescita del reddito di tutti”: con questo avviso chi ha sognato di mettere in tasca un cospicuo gruzzoletto ha dovuto fare i conti con la realtà, ossia quella che la financial services company è finita nel mirino della Consob.
Una società di servizi finanziari con sede legale nelle isole Vergini Britanniche, come riportato dalle informazioni presenti sulla pagina ufficiale, che ha attirato migliaia di investitori in tutta Italia, Sardegna compresa, con la promessa di alte rendite dopo un investimento iniziale. Non solo: con il reclutamento di nuovi investitori vi era la possibilità di aumentare sempre più gli importi da investire e di conseguenza i guadagni. Si poteva partire da 100 dollari per ottenere un rendimento anche superiore del 10%, con guadagni giornalieri, come la moltiplicazione dei pani e dei pesci insomma, ma l’organismo di vigilanza del mercato finanziario in Italia ha deciso di oscurare 9 siti web “che offrono abusivamente servizi finanziari/prodotti finanziari” tra cui, appunto, FortiCard.









