Da un dramma all’altro, in una tremenda sequenza dove la sfortuna e lo sciacallaggio si incontrano. Una coppia, a giugno, ha perso la propria casa a Sassari: un incendio ha spazzato via mobili, stanze e speranze di una 62enne, A. S., assistente sanitaria, e del marito, un pensionato sessantottenne. Ma finire dalla padella alla brace, per entrambi, è stato purtroppo molto rapido: “Avevo messo un annuncio in un gruppo Facebook, cercavo una nuova casa in affitto o in vendita”, racconta la donna che, tutelata dall’avvocato Antonio Meloni, ha già presentato una dettagliata denuncia alla polizia. Dopo poche ore arriva una risposta: “Una donna, con modi di fare molto garbati, mi ha detto che aveva un appartamento in vendita in via Biasi”. La sessantaduenne si fida, chiede informazioni sull’appartamento, incluso il numero civico. Ma, dettaglio non di poco conto, “sempre a distanza. Solo videochiamate, mi ha detto che lei e il marito vivevano a Cagliari. Lei si è presentata come infermiera e mi ha detto che il compagno faceva il vigile del fuoco”. Altri particolari contenuti, come confermato dal legale di A.S., nella denuncia. Le settimane passano, al pari delle richieste di invio di denaro: “Ho fatto numerosi bonifici, sino a un totale di ottomila euro. La donna tirava fuori sempre scuse, dalle pratiche di efficientamento energetico dell’abitazione sino all’Imu. Mi sono fidata”, prosegue la donna. Ma, dopo due mesi di tira e molla, ha deciso di denunciarla per truffa: “Non potevo fare altrimenti”.
A distanza di mesi, però, nessuna novità. “Ho solo saputo che sia lei che il marito avrebbero altre denunce, oltre alla mia, sempre per truffa. Alla fine, io e mio marito abbiamo comprato una casa in un altro rione, pagando tanti soldi. Spero di avere, quanto prima, giustizia. Voglio solo riavere indietro i miei soldi, è stato bruttissimo capire di essere stata truffata, insieme a mio marito, da qualcuno che era a conoscenza del dramma che avevamo vissuto, cioè aver perso la casa per colpa di un incendio”.








