Carla Medau a Radio CASTEDDU: “Zona arancione doccia fredda, per Sant’Efisio e l’estate speriamo nei vaccini”

La sindaca di Pula, una della città più turistiche della Sardegna: “Dobbiamo progettare la stagione turistica, spero di non dover fare a meno, per il secondo anno consecutivo, di Sant’Efisio”


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Pula è un paese che vive soprattutto di commercio oltre che di turismo, come vive questo periodo in cui la Sardegna, in zona arancione, è costretta a forti limitazioni?
 La sindaca Carla Medau ai microfoni di Radio Casteddu: “La viviamo sicuramente come un’ingiustizia, come un peso molto difficile da sopportare che ripartiamo in modo equo tra tutti i colleghi della Sardegna, sento una grande preoccupazione, il morale è sotto i piedi perché questa chiusura così improvvisa ha veramente spiazzato moltissimo i commercianti. Gli operatori avevano già effettuato i loro acquisti e tutte quelle attività di preparazione per il fine settimana, è stata una doccia fredda”.
C’è attesa per la decisione del Tar, Pula deve progettare adesso la prossima stagione turistica: con quali certezze potete farlo? ” Stiamo ragionando dall’oggi al domani, tra stasera o domani si pronuncerà  il TAR e se ci consentisse di collocarci in zona gialla sarebbe già un ottimo risultato, perché veramente i cittadini e gli operatori  economici sono appesi a questa decisione; anche solo anticipare di qualche giorno il rientro nella zona gialla sarebbe un grandissimo passo avanti.
Per le prospettive, viviamo nelle incertezze ma non smettiamo certo di programmare perché è fondamentale.
Intanto speriamo che con il nuovo ciclo di vaccini si possa iniziare a stabilizzare una situazione molto fluttuante.
Ho incontrato diversi operatori del settore ricettivo e l’umore non è dei migliori: alcuni hanno avuto delle disdette con dei gruppi che già per Pasqua visitano la nostra zona”.
C’è speranza che almeno quest’anno Sant’Efisio si possa svolgere e possano arrivare anche i turisti?
“Si spera per quella data di essere già a buon punto perché sarebbe un iniezione di fiducia, di serenità per tutti i cittadini sardi ma anche la possibilità di accogliere nuovi turisti. Non dimentichiamoci che grazie al clima e alla capacità delle strutture ricettive di organizzarsi noi apriamo i battenti da fine marzo-primi di aprile, quindi significa trovarsi preparati per la Pasqua che apre la stagione turistica e poi per il nostro Sant’Efisio, che spero possa essere celebrato con la partecipazione più ampia di tutti i cittadini, perché è un momento davvero molto emozionante, molto toccante.
Non vorrei che dovessimo farne a meno per il secondo anno consecutivo”.
Risentite qui l’intervista a Carla Medau del direttore Jacopo Norfo e di Paolo Rapeanu
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