E’ stato necessario un mese per ricostruire una vicenda complessa. Una matassa da districare alla quale avevano contribuito i testimoni dell’accaduto e la stessa vittima, che più volte hanno raccontato versioni contrastanti tra loro. Alla fine i carabinieri sono riusciti a venirne a capo, coordinati dalla Procura, e per il tentato omicidio di un rom, Mouhamed Azdovic finito alla fine di giugno all’ospedale di Carbonia con profonde ferite di arma da taglio, hanno fatto scattare la denuncia per tutta la famiglia.
Uno dei due figli è stato denunciato con l’accusa di essere l’autore del tentato omicidio, mentre il padre ferito e la madre sono stati denunciati per favoreggiamento personale. I fatti risalgono alla notte del 29 giugno e sembrano il risultato di una grossa lite all’interno della famiglia, al culmine della quale il figlio, con un arma da taglio che non è stata ritrovata, aveva colpito il padre più volte.
L’altro figlio aveva accompagnato la vittima sanguinante all’ospedale. Le indagini erano state sin da subito ostacolate perché i protagonisti della vicenda volevano raccontare una versione che non mettesse nessuno nei guai, ma la moglie aveva chiamato il numero di emergenza 112 chiedendo l’intervento dei carabinieri. Marito e moglie sono stati denunciati per favoreggiamento.












