Le fiamme sarebbero partite dalle oramai ben note “aree fortemente compromesse dal punto di vista ambientale, vere e proprie discariche abusive a cielo aperto. Esiste un serissimo problema di incuria, illegalità e ordine pubblico, che da ormai parecchi anni non si riesce più non solo a gestire ma nemmeno a contenere”.
Tante le testimonianze dei cittadini che hanno rischiato anche la vita per collaborare alle operazioni di spegnimento del fuoco: “Ho rischiato di rimanere intrappolato in mezzo alle fiamme per salvare quello che ho creato con sudore e sacrifici da quando sono nato”.
Evidentemente esiste un serissimo problema di incuria, illegalità e ordine pubblico, che da ormai parecchi anni non si riesce più non solo a gestire ma nemmeno a contenere.
Essendo in carica da pochi anni abbiamo ereditato molte situazioni critiche, ma abbiamo comunque il carico della responsabilità, in quanto amministratori, di provare a dare una risposta politica al problema. Pur sapendo che è molto complesso e ha riflessi decisamente superiori alle competenze di una semplice amministrazione comunale.
Urge però (lo dico a me -a noi – stesso/i) una riflessione con la quale stabilire modalità e tempi di approccio al problema. Di coinvolgimento dello Stato nelle sue diverse articolazioni. Finanche sulla costruzione di percorsi di integrazione reali quali strumenti di contrasto della ghettizzazione di alcune comunità etniche locali, e così delle conseguenze che questa mancata integrazione genera”.
Volontari e vigili del fuoco hanno lavorato anche durante la notte per spegnere numerosi e preoccupanti focolai soprattutto nelle aree adiacenti al centro revisioni.











