“Heineken, proprietaria di Ichnusa, investe in Israele. Fino a smentita, eliminiamo i fusti della spina. Ci dispiace ma non siamo complici di assassini”: è la presa di posizione di un noto imprenditore locale che ha deciso di mettere al bando la bevanda in segno di solidarietà al popolo palestinese.
La guerra oltremare e il massacro di civili al quale ogni giorno si assiste inermi scuote prepotentemente le coscienze di chi non vuole rimanere in silenzio a guardare ma cerca di dimostrare, come può, il dissenso a tale crudeltà. Non solo bandiere e marce per la pace, bensì anche altre iniziative, come questa messa in atto da un imprenditore locale che pubblicamente, attraverso un post social, ha scritto, nero su bianco, la decisione di non servire più la bevanda.
“Almeno sino a quando non arriverà una smentita ufficiale che la separa da presunti investimenti in Israele”.
Un boicottaggio, insomma, verso i marchi ritenuti essere legati a Israele e che da mesi ha preso il sopravvento anche in Sardegna, che dimostra di partecipare attivamente alle forme di protesta messe in atto a livello globale.