Ancora amato e mai dimenticato il professore del liceo artistico che, nel 1998, ha lasciato la vita terrena ma i suoi insegnamenti, e i ricordi ancora vivi, rimangono indelebili non solo per i familiari bensì per tutti coloro che hanno avuto onore nel conoscere Giancarlo Atzori. Tra questi anche il sindaco Beniamino Garau che ha comunicato questa nuova dedica al concittadino scomparso: “Una persona particolarmente cara a me, perché nel mio percorso di vita è stato fondamentale, non tanto dal punto di vista dell’insegnamento quanto per la forza che aveva nel dare ai ragazzi, la convinzione delle proprie capacità, far credere in se stessi. Riusciva a trasmettere l’arte con l’insegnamento, che veramente è da pochi, è una cosa rara. Era una persona di grande cuore, grande cultura e a lui la mia più grande gratitudine per ciò che ha fatto a me e a tanti ragazzi al tempo del liceo artistico e a tutti i cittadini di Capoterra per l’impegno politico e culturale”.
Nato e cresciuto nel quartiere Liori, da una famiglia di umili origini, dimostrò la sua passione artistica fin dall’infanzia. Ha divulgato e trasmesso tutta la sua passione ai suoi alunni attraverso l’insegnamento dell’Architettura al Liceo Artistico di Cagliari, che ancora, dopo tanti anni, lo ricordano con affetto come un “Professore, Amico e Rivoluzionario”. Il suo amore per la pittura si è palesato in creazioni sempre nuove e sperimentali, cariche di nuovi elementi e nuove idee. Mai monotone, ma sempre all’avanguardia e spesso rivelatasi poi profetiche. Era solito intrecciare l’arte pittorica al lavoro tecnico e di progettazione. Sono moltissime infatti le case Capoterresi da lui progettate, caratterizzate da ampi spazi e dalla tipica divisione degli ambienti creata con l’ausilio di uno o più gradini.Protagonista del trentennio che va dagli anni ’70 fino alla metà degli anni ’90, durante i quali ha ricoperto anche la carica di Vice Sindaco, ha contribuito alla valorizzazione della storia di Capoterra attraverso tantissime opere che rappresentano momenti importanti e qualificanti della Sua Cittadina, come i vari programmi radiofonici su “Radio Mediterraneo”, la creazione della “Cooperativa Rinascita” che ha permesso a tantissime giovani coppie di coronare il sogno di avere una casa. Numerose le collaborazioni artistico-letterarie, tra le quali la collaborazione con il Professor Emanuele Atzori per la realizzazione del libro “Capoterra, un paese vicino e lontano” .Era particolarmente affezionato alla sua Capoterra e perciò ha sempre dedicato la massima attenzione, cura e premura, come rappresentante politico, come padre e amico di tutti, con uno sguardo rivolto a favore dei più giovani.A lui si deve la presenza dell’Istituto superiore di ragioneria perché credeva fortemente nel potere dell’istruzione, della cultura e della formazione professionale come prerogativa fondamentale delle giovani generazioni per affrontare il loro futuro. Ha offerto a Capoterra una rivoluzione anche nell’ambito dello spettacolo attraverso l’ideazione dell’ancora oggi attiva e partecipata “Estate Capoterrese”. Sono tanti i progetti che avrebbe voluto realizzare, tante le opere che avrebbe potuto ancora regalare, ma la sorte ha deciso per lui mettendolo di fronte ad una difficilissima lotta contro un Mostro troppo forte da sconfiggere. Atzori è impresso anche in un murale in piazza, il suo sguardo è rivolto verso la sua città e i suoi concittadini, quello che ancora oggi lo ricordano con stima e affetto.












