Tutti insieme per l’autonomia dell’istituto Sergio Atzeni, politici e studenti. Il consiglio comunale di Capoterra, con una delibera, chiede la proroga di quello che dovrebbe essere un dirittto. Partecipazione da parte di studenti, corpo docenti e personale ATA in Aula per la delibera del mantenimento dell’autonomia del “Sergio Atzeni”. Il sindaco Dessi parla chiaro:”L’amministrazione comunale ha sempre mantenuto un rapporto di collaborazione con l’istituto Sergio Atzeni sostenendo progetti importanti che si mantengono nel tempo tra cui “Sindaco per un giorno” -il progetto che avvicina i ragazzi alla politica-, il “Drop Out” con il recupero degli anni scolastici persi e i corsi serali. Abbiamo un gioiello di istituto, con docenti, laboratori e impianti sportivi che non ha nulla da invidiare agli istituti della provincia. Ora a causa delle linee guida della Giunta Pigliaru, rischiamo di perdere tutto il lavoro fatto negli anni. Pigliaru con le linee guida di razionalizzazione e risparmio taglia fuori il parere di sindaci e docenti che hanno votato per mantenere l’autonomia”. E in prima linea c’erano soprattutto loro, i ragazzi dell’istituto Atzeni, con la voce dei rappresentanti Monica Meloni e Francesco Corda.
Il Consiglio, come si evince nella delibera, ha seguito l’intervento del consigliere Bruno Pillittu:”Dobbiamo lottare per far si che la Regione proroghi l’autonomia per quest’anno, se necessario anche convocando il Consiglio sotto la Regione”. La delibera che ottiene l’unanimità dei presenti in Aula, è frutto di una lunga discussione tra i portavoce dell’Istituto e i componenti del Consiglio, uniti in un’unica battaglia che va “al di là della politica”, come spiega l’esponente della minoranza Giovanna Congiu nel suo intervento:”Dobbiamo dimostrare di essere un gruppo unito che sostiene questa causa puntando all’istruzione. Perdere l’autonomia significa diventare un istituto di serie B che sopravvive con poche risorse, ho vissuto la “non autonomia” ai tempi del liceo e non è una bella prospettiva per i nostri ragazzi”.
Veronica Pinna del Pd ha aggiunto: ‘”La Regione ha deciso in modo asettico scegliendo di togliere l’autonomia a un istituto di un comune come il nostro, trasferendo la segreteria rischiamo di diventare un istituto di secondo livello”. E Marco Zaccheddu. capogruppo del Pd, ribadisce: “Volevamo mobilitar le forze politiche per questo “scippo”. Dobbiamo riuscire a mantenere l’autonomia e non siamo disposti a perderla, il Consiglio deve continuare a combattere se necessario anch fuori dall’Aula È previsto anche un ricorso al Tar, non dimentichiamoci che c’è stata un’azione politica del sindaco e con questq deliberq ci stiamo facendo prendere in giro”.
L’assessore alla pubblica istruzione Carla Melis, Sel, spiega:”Useremo tutte le carte a nostra disposizione, è arrivato il momento di unirci per la stessa causa. Si al ricorso al Tar e manifestazioni, dobbiamo lottare con tutte le nostre forze”. Gli interventi dei rappresentanti degli studenti ricevono applausi e sostegno:”chiediamo unità e collaborazione per una battaglia da combattere fianco a fianco. Il nostro istututo è molto diverso e fisicamente distante dal Bacaredda, non accettiamo questo accorpamento. Chiediamo di supportarci a vicenda in questa battaglia e siamo sicuri che ce la faremo.” La docente Pippia, presenta il documento stilato dal corpo docenti dove si chiede che venga prorogata l’autonomia scolastica per un anno, tempo necessario per confermare i reuisiti richiesti. La docente spiega:”noi docenti lottiamo per gli studenti, perche siamo responsabili della loro crescita civile, personale e professionale. Essere accorpati all’istituto Bacaredda comporta per le famiglie un aggravio dei costi, e avere una sede staccata significherà far combattere famiglie e studenti con un altro nucleo”.
Il presidente del Consiglio Efisio Demuru del PD, in prima linea per l’autonomia dell’istituto, si è reso subito disponibile per convocare il consiglio straordinario di questa sera mostrandosi soffisfatto per la grande partecipazione. E in aula ha dichiarato: ” il consiglio comunale si è mosso subito per difendere l’istituto, non solo perché lo ritiene valore del nostro territorio ma anche perche rappresenta un grande passo avanti per tutti i nostri ragazzi che non devono più esser costretti a raggiungere strutture fuori dal territorio per frequentare un istituto superiore. Per questo ci impegneremo affinché si mantenga l’autonomia scolastica.” Il consigliere Silvano Corda punta il dito contro l’assessore Carla Melis: “La prego di essere piu protagonista -visto il suo ruolo- e di prendere immediatamente contatti con gli organi competenti. Con la soppressione dell’istituto stiamo facendo un passo indietro di trent’anni, mandando all’aria sacrifici e sforzi. È inaccettabile che sia stata predisposta questa delibera, se necessario scendiamo in campo a protestare, non basta diacutere in aula, ci voglioni azioni eclatanti, pieno sostegno e protesta affinché questa delibera venga cancellata”.












