Nella vita lavora insieme al papà che è un clown e per aiutarli si cimenta nei panni di spiderman. Ammira il genitore che per tanti anni è stato militare, “è passato dalle bombe di Kabul alle bolle di sapone” ha raccontato Oscar.
Una partecipazione al programma che simula la vita all’interno di una caserma militare “per provare”, spiega il giovane acrobata che intreccia la sua passione in tante skills, “ma effettivamente non riesco a eccedere in nulla, sono l’eterno secondo”. Anche per questo motivo partecipa al duro docureality, ben diverso dai format ai quali gli spettatori sono abituati che riprendono i concorrenti in gara, generalmente, seduti sul divano o a esibirsi in prove decisamente più soft rispetto al rigido regolamento militare all’interno della caserma. “Voglio mettermi in gioco, dimostrare a me stesso che posso vincere, voglio arrivare primo”. Ha la faccia da bravo ragazzo Oscar, è l’unico partecipante sardo del programma, amato e stimato da tutti in città, orgoglio della sua famiglia e soprattutto del papà che, ovviamente, tifa orgoglioso per il suo Oscar.










