Capoterra, mozione di sfiducia al presidente Piano e in Aula arriva il cartellino giallo di Littarru. Esplode la polemica politica a Capoterra in piena emergenza Coronavirus: nove consiglieri chiedono la sfiducia del presidente del consiglio Stefano Piano, Littarru in aula sventola il cartellino Giallo. Durissima la reazione di Franco Magi del Psd’az: “Il mondo è in lotta contro una pandemia di proporzioni inaudite. Più di 2 miliardi di persone sono coartatamente chiuse in casa, e le attività produttive sono pressoché ferme. Gli Ospedali, talvolta purtroppo vicini al collasso, debordano di ricoveri. Anche Capoterra ed i suoi abitanti vivono una situazione surreale: la stragrande maggioranza delle attività produttive sono chiuse, e ciò sta comportando – ma soprattutto comporterà – immense situazioni di disagio. Non solo economico. Basti pensare alla situazione che vivono i bambini, che non possono andare a scuola ma che non possono nemmeno giocare all’aperto. Tutto ciò provocherà probabilmente dei traumi. Il mondo non sarà più come prima. Ma la ex (o forse, con l’aiuto del Consigliere Fiume) attuale maggioranza, pensa a tutt’altro. Desidera infatti riprendere quanto prima a gestire “tradizionalmente” il paese, con un ripetersi di mezzucci, ricatti, minaccette etc.. Ecco dunque che il Consigliere Zaccheddu, unitamente alle Consigliere Marcis, Pinna, Vittorina Baire, Alice Aroni, nonché ai Consiglieri Cau, Littarru, Cossu e Mallus, tutt’altro che occuparsi del corona virus, chiedono la convocazione urgente del Consiglio comunale per l’ampliamento del supermercato di Frutti d’Oro, per la creazione di nuovo poltronificio (nomina del Collegio dei revisori, ove – guarda caso – tenteranno di eleggere Giuseppe Cuccu, ex Consigliere regionale del PD). Ma soprattutto, in modo grottesco, chiedono la sfiducia del Presidente del Consiglio comunale, che a loro dire in soli tre mesi avrebbe “violato le leggi”.
Tutto questo, soprattutto in questo delicatissimo periodo, è da irresponsabili. Perfino a livello nazionale, nonostante gli evidenti contrasti tra le forze politiche, è stata temporaneamente sotterrata l’ascia di guerra. Ma a Capoterra NO. Questa è la pura e semplice realtà dei fatti. Non c’è limite alla decenza”, sostiene Magi.











