Fortemente voluta e ampiamente auspicata, durante il penultimo consiglio comunale, con il totale benestare del sindaco Beniamino Garau, si è concluso l’iter di istituzione dello strumento che segnerà idee e proposte al fine di valorizzare al meglio Capoterra. Ma per Dessì, primo firmatario della mozione presentata, vi sarebbe il “mancato coinvolgimento di rappresentanti del territorio”. Il regolamento recita che “per le aree residenziali sprovviste di amministratori di condominio o comunione, i rappresentanti sono individuati, a seguito di avviso pubblico, attraverso candidature spontanee”.
Vengono individuate “uniche aree residenziali denominate Coop 1000 e Residenza del Poggio senza un amministratore referente e si evidenzia , a tal proposito, il mancato inserimento nella consulta di alcuni segmenti di territorio significativi per i residenti di alcune lottizzazioni come Petit Residence e Picciau.
Inoltre sono escluse dalla possibilità di formulare proprie proposte ed esprimere pareri le varie zone che nel territorio vivono problematiche varie e necessità diverse, come la Lottizzazione Santa Rosa, la zona di via Lombardia, il quartiere di Liori e le varie zone sparse di Is Coddus, Mitza Caria, Sa Perda Su Gattu, Baccalamanza e altre aree periferiche fortemente antropizzate. Pertanto, considerato il principio a cui si ispira per il raggiungimento della massima coesione territoriale e visto che il regolamento pone dei limiti abitativi di 500 abitanti per essere rappresentativi ma nel contempo dispone che “la rappresentanza nella Consulta è affidata agli amministratori in carica di condomini o di comunioni, nonché ai rappresentanti legali di cooperative o consorzi di gestione, o loro delegati, salvo diversa disposizione dei loro organi deliberativi”, sembra escludere in modo evidente quei soggetti giuridici organizzati per esempio in 450 abitanti o meno, creando delle disparità a dir poco inaccettabili per tutta la Comunità che si sente esclusa.”
Per una più democratica rappresentatività della consulta, “si richiede la revisione del regolamento che preveda per tutto il territorio una vera coesione ricercata per tutta la comunità del territorio di Capoterra”. Non solo: “Si pone in risalto come una consulta cosi definita, mirante alla inclusione e unione del territorio, manifesti forti carenze inclusive e manifesti volontà escludenti per vaste parti del territorio e dei cittadini che vi risiedono.
Se Capoterra è unica la rappresentatività nella consulta deve includere tutti, e, tutti devono poter avere la possibilità di formulare proprie proposte ed esprimere pareri per le varie zone che nel territorio vivono problematiche diverse e varie, di eguale importanza.”











