Amore, cure e rispetto verso gli amici a quattro zampe è diventato anche un obbligo per le istituzioni che affrontano e gestiscono le situazioni inerenti al benessere animale. Anche a Capoterra sono in programma una serie di interventi a favore della tutela e della salvaguardia dei pelosetti che, soprattutto quelli randagi, vengono già gestiti dagli “angeli” che, con immenso impegno, costanza e proprie risorse economiche sfamano e curano chi casa non ha. Spesso la procedura da parte delle istituzioni, però, non è così celere come dovrebbe essere e, come nel caso appena raccontato, a distanza di giorni la gatta è ancora in attesa delle cure dovute. A raccontare attraverso i social il fatto è una volontaria locale: “Nella notte del 5 giugno in via Diaz è stata investita una gatta nera appartenente alla colonia che stiamo con grande fatica sterilizzando e accudendo. Nessuno l’ha soccorsa ovviamente e si è trascinata dentro il suo posto sicuro in attesa di essere aiutata. La ragazza che ogni giorno porta da mangiare ai gatti l’ha trovata con una zampa completamente maciullata e infetta”. La volontaria ha immediatamente chiamato i veterinari ai quali si affidano generalmente senza, pare, trovare un riscontro opportuno.
“Abbiamo quindi chiamato insistentemente i vigili, che non hanno mai risposto finché la ragazza è andata di persona a chiedere aiuto. È trascorsa tutta la mattinata, i vigili sono venuti a vedere la colonia e ancora non hanno attivato la procedura per salvare la gatta che, tra atroci dolori, giace in un cespuglio aspettando che i vermi e le mosche proliferino.
Ad oggi stiamo ancora aspettando l’intervento che come dice la legge è obbligatorio per soccorrere un animale investito. Ad oggi una comune cittadina che vuole soccorrere un animale non può farlo a meno che non paghi di tasca sua un veterinario.
Io ora capisco perché le persone non soccorrono gli animali feriti, perché uno ci perde la salute a star dietro a tutto questo e nel mentre, se non ha soldi, deve vedere l’animale morire. Stiamo cercando disperatamente aiuto da ieri e la gatta non l’hanno soccorsa. La gatta è ancora in quel cespuglio che aspetta che qualcuno la salvi. Noi che con fatica abbiamo sterilizzato in quella colonia ci vediamo negare gli aiuti che per legge ci spettano”. Uno sfogo e delle riflessioni che devono generare, sicuramente, più sensibilità e organizzazione riguardo il tema. La gatta, se non dovesse essere recuperata dalle istituzioni, sarà portata da un veterinario locale che ha accettato di curarla. È partita anche una raccolta fondi per provvedere alle spese economiche necessarie.