La commissione pari opportunità ai ferri corti, ancora discrepanze tra i membri e la parte di minoranza sbotta: “Nel periodo di attività della commissione nessuna componente della minoranza ha mai denigrato nessuno, anzi loro si sono coalizzate contro di noi”. Ultimo, in ordine di tempo, motivo di conflitto sono state le dichiarazioni delle componenti dimissionarie che si stringono solidali all’ex presidente Silvia Cabras https://castedduonline.it/capoterra-commissione-pari-opportunita-in-stallo-da-luglio/?fbclid=IwZXh0bgNhZW0CMTEAAR1cpANaB3y_RxzENoUuGg2VPs-4FCS6LWcE2x-XT2vnqys87mlp8bpZJfE_aem_AdxVPAUXOC3Yk0R9U2-NnNRlRenuxmX_bG8sgKk2kkYFibhTQHPI2ZEwwTMUtf480Sg0jCsPZ63a6VBVJmYSPbCd “qualsiasi siano le ragioni a distanza di quasi un anno l’amministrazione non è stata in grado di ripristinare una delle commissioni più importanti tra quelle presenti. Faccio presente tra l’altro che a ogni azione, sopratutto da un punto di vista politico, corrisponde una reazione e in questo caso le dimissionarie, avendo deciso di lasciare la commissione stessa, dovrebbero mettersi alla finestra e guardare come semplici spettatrici interessate, a fianco all’ex presidente, come lavori la commissione senza di loro ed eventualmente contestarla dall’esterno” ha dichiarato Francesca Trois. “L’amministrazione ha scelto invece di dimenticarsi della commissione senza minimante tenere conto di chi ancora è in essere e non si è dimesso, e questo dovrebbe essere il voler lasciare la politica fuori? Non mi pare proprio. Oltretutto qualsiasi siano le loro ragioni, avrebbero potuto esplicitarle all’interno delle istituzioni stesse e non lasciare, come pare sappiano fare molto bene, ai comunicati social la manifestazione del proprio malcontento tralasciando il dibattito nelle aule preposte. Quello che le ex commissarie si sono infatti dimenticate di dire, impegnate come sono nel difendere a spada tratta la loro presidente è che dalle dimissioni della stessa, per quanto si sia cercato in tutti i modi per mesi di spostare il confronto da Facebook alle aule istituzionali, non sia stato possibile indire una assemblea anche solo per discutere delle dimissioni della presidente e decidere insieme quale fosse il modo migliore di operare. L’amministrazione ha semplicemente deciso di ignorare le numerose richieste, regolarmente protocollate, un cui veniva chiesta perlomeno una riunione di chi aveva deciso di rimanere lasciando passare il tempo senza fare assolutamente nulla e lasciando alla libera iniziativa delle commissarie di maggioranza la spiegazione più o meno articolata delle proprie ragioni ai social network. Cosa ben più grave l’amministrazione, senza pensarci due volte si è appropriata di tutte le iniziative che erano state portate avanti dalla commissione e, diciamo le cose come stanno, proposte dalla minoranza e non certo dalle dimissionarie che, come si può facilmente evincere dai verbali, si sono limitate a votare compatte su proposte non certo loro. Le loro dimissioni, lungi dall’essere fatte in solidarietà verso le colleghe sostituite, sono solo il patetico tentativo di bloccare per ancora più tempo i lavori per dare modo di far finire la legislatura senza che la commissione venga ripristinata, niente di più e niente di meno”.
“Io sono disposta – aggiunge Alice Aroni – ad andare in commissione anche senza gettone di presenza. Le componenti dimissionarie e sostituite con il loro atteggiamento stanno denigrando il valore della commissione stessa non dandole l’importanza che ha e che merita per la nostra comunità”.
“Sono molto delusa dalla situazione attuale della CPO. Sono stata commissaria nella precedente Commissione – spuega Emma Putzu – ed ero così felice di contribuire nuovamente per la nostra comunità. Mi auguro che questa situazione possa essere risolta al più presto, con la nomina di nuove commissarie al posto delle dimissionarie, e che si possa riprendere con i lavori della Commissione Pari Opportunità al più presto”.
“Nella scorsa consiliatura ho fatto parte della medesima commissione, nominata dalla maggioranza a capo della Dottoressa Vittorina Baire, e in nessuna occasione ci sono state problematiche , abbiamo sempre lavorato in un gruppo unito per capoterra aldilà del colore politico. Mi stupisco dei continui attacchi che ci vengono fatti dalle ex commissarie di maggioranza che per loro scelta hanno deciso di dimettersi da una commissione cosi importante , ma mi fa ben sperare il fatto che non tutti gli ex commissari condividono le loro idee” esprime Alice Dessì. Veronica Ibba e Matteo Cabon, gli altri due componenti, si associano ai pensieri degli altri membri della commissione.












