di Stefania Loi
Ieri, il 31 dicembre del 2016, c’è stato un grave incidente nella SS195. Sono rimasta bloccata nel traffico, con due dei miei figli, piu o meno due ore dalle 18,45. Mio marito era di turno notturno al lavoro (è Vigile del fuoco) e il mio figlio maggiore festeggiava con gli amici. Noi invece eravamo in strada per festeggiare con mia madre, mia zia e i miei cugini. Abbiamo passato questo tempo riflettendo su un brano di una canzone che recita più o meno così: “ho scelto il male perché il bene era banale”. Dicevo loro quanto questa frase fosse in antitesi con il pensiero di Hanna Harendt, una grandissima filosofa politica ebrea, naturalizzata americana. Inviata dal settimanale New Yorker a Gerusalemme, nel 1961 Hannah Arendt seguì le 120 sedute del processo Eichmann (il famigerato criminale nazista) per assistere e scrivere sul processo. Pubblicò un saggio “LA BANALITÀ DEL MALE” nel quale riduceva Eichmann ad un mediocre burocrate che svolgeva il proprio lavoro in maniera puntuale. Harendt sosteneva che questo pericolosissimo e crudele personaggio altro non fosse che un omuccolo che aveva semplicemente smesso di domandarsi, gurdandosi allo specchio, se ciò che faceva fosse giusto, al di là degli ordini ricevuti. Che il male si nutre di ignoranza. Che prende il sopravvento quando ci si conforma all’indifferenza….che il male è banale, e viene compiuto da uomini banali e indifferenti…. etc..
Quando i mezzi di soccorso hanno riaperto la strada, verso le 20,45, la mia macchina non è ripartita. La batteria non dava piu segni di vita. Ero in mezzo alla strada, una strada pericolosissima, tristemente famosa per i suoi incidenti mortali. Ero ferma vicino al punto in cui, nell’aprile del1997, una mia cara amica è stata uccisa, falciata nella sua macchina da un ragazzo ubriaco. Ero da sola con i miei figli. Una ragazzina di 12 anni e un ragazzino di 15. Ho messo il giubbino rifrangente ed il triangolo. Ho aspettato che arrivassero i soccorsi, che considerato il traffico hanno impiegato circa un’ora per raggiungerci. In questo lasso di tempo incredibilmente lungo e freddo, con i miei figli, siamo rimasti fuori dalla macchina a bordo strada per evitare di essere a nostra volta investiti. La macchina, come già detto, era nel mezzo della carreggiata dove prima era incolonnata. Centinaia di persone ci guardavano dai finestrini, rallentavano, e dopo aver soddisfatto la loro curiosità, sfrecciavano via con indifferenza. C’è stata una macchina con quattro uomini che ha rallentato, il passeggero nel sedile posteriore ha abbassato il finestrino, ha detto: “che sfiga”, ha chiuso il finestrino ed è sfrecciata via. Nessuno ha aiutato una donna con 2 ragazzini a spostare la macchina dal centro della strada verso la destra della carreggiata per poter aspettare al sicuro i soccorsi. Quando finalmente sono arrivati i soccorsi ed abbiamo spostato l’auto, un automobilista particolarmente infastidito ci strombazzava per sollecitarci.
Alcune di queste persone, le ho incontrate oggi passeggiando tra Frutti d’Oro e Maddalena spiaggia, altre le ho incontrate questa mattina in chiesa alla residenza del Sole, altre che conosco, ieri hanno fatto finta di non vedere volgendo lo sguardo altrove, altre le incontrerò nelle mie giornate, a Cagliari vicino a casa mia, al lavoro, altre ancora non le vedro mai più.
Oggi è la giornata mondiale per la pace, a tutte queste persone, che ritengo siano brutte persone, voglio augurare che nei momenti di difficoltà del 2017 NON incontrino mai persone uguali a loro, ma, che possano trovare nei momenti di necessità, belle persone, come quelle che mi circondano, e che con il loro altruismo rendono la vita più lieve e che hanno permesso alla mia famiglia di incontrare questo nuovo anno.
Il mio grazie e il mio augurio va a tutti indistintamente perché ho potuto dare un valore aggiunto al mio cenone in famiglia. Grazie. Mi piacerebbe che questo post fosse condiviso, perché, al di là dei moralismi, ci si possa riconoscere e riflettere.












