Le liste d’attesa sono ancora drammatiche, nella Sardegna dove la sanità continua ad essere una “paziente grave”. Gli ospedali boccheggiano, i letti non bastano più e il progetto di abbattere le attese con lo stop alle visite in intramoenia non sembra, almeno sinora aver prodotto i risultati sperati. E così la Regione tenta una nuova carta, quella di dare più soldi ai medici che lavorano negli ambulatori e che sono disposti a sobbarcarsi i pazienti che non riescono a essere visitati e curati negli ospedali isolani. Otto milioni di euro, stanziati dalla Giunta Solinas, per tentare di abbattere le liste di attesa. Si tratta, in soldoni, di ottanta euro all’ora per “consentire alle aziende sanitarie di potenziare la medicina specialistica extraospedaliera attraverso specifici piani per il taglio dei tempi d’attesa nell’attività ordinaria e il recupero delle prestazioni rimaste indietro a causa della pandemia”. Insomma, dovrebbe essere più facile andare da un medico di base che entrare in un ospedale.
L’accordo è stato siglato con i sindacati qualche giorno fa. La domanda che tutti si fanno è una: funzionerà? Christian Solinas afferma che sulla sanità sarda “c’è la massima attenzione, mettiamo in campo risorse e ogni strumento a nostra disposizione per rilanciare il nostro sistema sanitario messo duramente alla prova dal Covid e da una carenza di medici che ha radici lontane”. Mario Nieddu è sicuro: “Puntiamo così, attraverso la riorganizzazione delle attività e agli incentivi al personale, ad aumentare il volume delle prestazioni erogate a beneficio dei cittadini”. Che, sinora, sono state al di sotto delle attese, e i racconti quasi giornalieri che i sardi fanno, anche, alla nostra redazione, ne sono la prova. L’autunno è alle porte, i turisti sono già molti di meno rispetto a poche settimane fa e, quindi, la pressione sugli ospedali è comunque diminuita. Ma le liste d’attesa sono ancora chilometriche, e bisognerà capire se la pioggia di milioni per gli specialisti ambulatoriali disposti a prendersi in carico chi deve fare una risonanza, questo o quel controllo medico specifico o una prima visita avrà effetti nel breve periodo.









