Con una interrogazione del capogruppo M5S Diego Corrias, sottoscritta da tutti i consiglieri M5S e PD, vengono chiesti chiarimenti riguardo l’appalto mensa. La gara per la ristorazione collettiva per le scuole di Assemini per i prossimi tre anni è stata aggiudicata per poco più di 2 milioni di euro a fine agosto ma fin dal 8 agosto – prima dell’aggiudicazione – la UIL Tucs aveva segnalato al sindaco di Assemini Mario Puddu “forte preoccupazione per i lavoratori impegnati presso tale appalto, in quanto tale importo (base d’asta) non può garantire utili ma soprattutto non copre il costo del personale ivi impiegato e delle derrate alimentari”.
In pratica si avvertiva l’amministrazione che la gara sarebbe andata deserta o se qualcuno se la fosse aggiudicata non sarebbe stato in grado di garantire i contratti di lavoro o avrebbe dovuto risparmiare sulle derrate alimentari.
La preoccupazione veniva ribadita l’11 agosto, infine il 31 agosto, non avendo ricevuto nessun riscontro dal sindaco e nessuna convocazione di incontro, i sindacati mandavano l’ennesimo sollecito.
“Nessuna risposta e nessuna azione per risolvere il problema. E come se non bastasse ai consiglieri, che erano tra i destinatari, non sono state trasmesse le comunicazioni dei sindacati” si legge nella nota diffusa dai firmatari dell’interrogazione.
Diego Corrias: “Un comportamento grave e superficiale quello del sindaco in uno dei contratti comunali più importanti: la mensa scolastica. Chiediamo al sindaco chiarimenti sul perché non ha incontrato i sindacati, non ha preso nessun provvedimento per risolvere le criticità dell’appalto quando la gara non era stata aggiudicata, e perché ha tenuto il consiglio all’oscuro, non trasmettendo ai consiglieri le comunicazioni loro destinate. Il sindaco non è un uomo solo al comando e su un servizio che coinvolge contratti di lavoro, bambini e famiglie, non può permettersi di snobbare lavoratori, sindacati e consiglieri”. Non solo la questione mensa, il malumore da parte della minoranza rappresenta da Corrias, Rachele Garau, Sandro Sanna, Alessandro Casula e Francesco Lecis si estendono alla linee programmatiche esposte da Puddu durante l’ultimo consiglio comunale e “bocciate” dall’opposizione che, in sintesi, esprime come una formula sintetica del programma elettorale. “A partire dalla forma: sembrano la pagina di un diario, non il documento strategico che deve rappresentare l’amministrazione per cinque anni. Nessuna parola su PNRR, niente su Macchiareddu, nessuna strategia per le imprese. Le linee programmatiche dovrebbero indicare strategie, azioni, obiettivi. Qui invece non c’è nessuna visione. Non è più il momento dei sorrisi e delle strette di mano. Servono idee e progetti. E qui non ce n’è traccia”.











