Tregua fra le associazioni impegnate questa mattina in un sit in e l’assessore della Sanità Bartolazzi che le ha convocate per il 20 novembre dopo il sit-in di questa mattina.
“Apprendiamo con soddisfazione che non è caduto nel vuoto l’appello delle associazioni delle/dei pazienti oncologici che stamattina hanno manifestato, con un sit in, contro la decisione dell’ARNAS Brotzu di chiudere due Sale Operatorie dell’Ospedale Oncologico “Businco” per procedere, nei prossimi due/tre anni, ai lavori di ristrutturazione.
La subitanea risposta, sebbene interlocutoria, dell’assessore della Sanità e Assistenza Sociale Armando Bartolazzi, che si è reso disponibile a incontrare, oltre alla Direzione Generale del Brotzu e dei Medici, anche i/le rappresentanti delle associazioni per fornire informazioni e condividere eventuali proposte alternative, ci fa ritenere che niente sia ancora definitivo. Le associazioni, che ringraziano la disponibilità manifestata anche dall’onorevole Carla Fundoni, Presidente della Commissione Salute, confidano nella possibilità concreta di progetti meno impattanti sulla vita di chi è costretto a convivere con un tumore”, sottolineano gli organizzatori della protesta.
La subitanea risposta, sebbene interlocutoria, dell’assessore della Sanità e Assistenza Sociale Armando Bartolazzi, che si è reso disponibile a incontrare, oltre alla Direzione Generale del Brotzu e dei Medici, anche i/le rappresentanti delle associazioni per fornire informazioni e condividere eventuali proposte alternative, ci fa ritenere che niente sia ancora definitivo. Le associazioni, che ringraziano la disponibilità manifestata anche dall’onorevole Carla Fundoni, Presidente della Commissione Salute, confidano nella possibilità concreta di progetti meno impattanti sulla vita di chi è costretto a convivere con un tumore”, sottolineano gli organizzatori della protesta.
Il timore, come più volte sottolineato, è che la chiusura delle sale operatorie sia il primo passo verso la chiusura dell’intero ospedale oncologico.











