Cantieri 2026, Farris (Civica): “La Giunta Zedda continua la crociata contro i viali. Li trasformeranno tutti in vicoli”
L’annuncio è arrivato nei giorni scorsi: la Giunta Zedda ha presentato il nuovo pacchetto di opere pubbliche per il 2026, circa 100 cantieri per un totale di 108 milioni di euro di investimenti. Un programma definito dall’esecutivo come “strategico per la modernizzazione della città”, ma che non convince affatto l’esponente di Civica 2024 Giuseppe Farris, che nel suo 42° rendiconto consiliare parla apertamente di un progetto di “accanimento contro i viali cittadini”.
Secondo Farris, infatti, l’ondata di lavori annunciata non rappresenterebbe una rivoluzione, ma la semplice prosecuzione — con identica filosofia — delle trasformazioni avviate negli anni precedenti: “La Giunta Zedda ha rilanciato con grande enfasi il piano dei nuovi cantieri” scrive il consigliere, “e puntuale è arrivato il coro dell’amministrazione Truzzu che rivendica: ‘Le opere le abbiamo progettate e finanziate noi!’ Bene. Anzi, male”, commenta sferzante.
“Si va verso la trasformazione dei viali in vicoli”
Nel mirino del consigliere diverse arterie storiche della città, che secondo lui rischiano di perdere scorrevolezza e funzionalità:
- Viale Trieste, dove il primo tratto è già stato oggetto di interventi e il secondo — secondo Farris — seguirà la stessa sorte;
- Viale Diaz e Viale Cimitero, attualmente interessati da modifiche della viabilità;
- Viale Merello, “privo di pendenza e abitato da ragazzi”, scrive ironicamente Farris. Qui l’amministrazione prevede l’allargamento dei marciapiedi e l’eliminazione dei parcheggi.
Per il consigliere di Civica, il filo rosso è chiaro: “Con perfetta continuità amministrativa, si proseguirà nella trasformazione dei viali in vicoli”, scrive nel suo rendiconto. Una stilettata che sottolinea come, al di là delle differenze politiche, le scelte sulla viabilità continuino nella stessa direzione.
La critica alle piste ciclabili: “Altre opere utilissime…”
Il consigliere non risparmia una nota ironica sui nuovi investimenti dedicati alla mobilità sostenibile. Nei 108 milioni, fa notare, rientrano anche fondi per ulteriori piste ciclabili, su cui commenta con sarcasmo: “Ovviamente inclusi i finanziamenti per realizzare altre utilissime piste ciclabili”.
Una critica che si inserisce nel più ampio dibattito cittadino sul rapporto tra ciclabilità, parcheggi e traffico automobilistico, tema che periodicamente accende il confronto politico a Palazzo Bacaredda.
Un rendiconto al vetriolo
Il 42° rendiconto consiliare di Farris si chiude con gli hashtag che hanno caratterizzato le sue uscite più recenti: #civica2024 #CIVICA #comunedicagliari #viabilità #parcheggi #pisteciclabili. Un modo per ribadire — anche sui social — la sua posizione critica verso una visione urbanistica che, a suo dire, rischia di complicare ulteriormente la vita dei cittadini.
Nel frattempo, la Giunta difende il piano come un passaggio necessario per la modernizzazione della città. Ma la discussione è appena iniziata, e il 2026 rischia di essere un anno non solo di cantieri, ma anche — e forse soprattutto — di scontro politico sulla mobilità urbana.









