Una tortora in difficoltà e l’impossibilità di salvare l’animale: il centro più vicino predisposto per il recupero della fauna selvatica si trova a Monastir, a Iglesias il punto di riferimento di primo intervento. “Purtroppo se uno non ha la macchina non potrà mai arrivare a Monastir, senza contare che gli scossoni di 20 km di viaggio non fanno bene a un animale ferito” spiega la cittadina che ieri ha recuperato il volatile agonizzante. Sino a non molto tempo fa gli animali selvatici in pericolo venivano ospitati e curati presso una clinica privata ubicata in città: ora, invece, come riporta anche il sito regionale, per la Città Metropolitana di Cagliari è il Centro regionale per l’allevamento ed il recupero della fauna selvatica di Monastir, quello indicato, Iglesias e Oristano gli altri due territori più vicini al capoluogo sardo. Inoltre il Cras di Monastir non offre un servizio h-24, in poche parole, salvare la vita a un animale selvatico diventa quasi una corsa a ostacoli, contro il tempo, quello segnato non solo dalla distanza da percorrere, bensì dagli orari di accettazione. Una segnalazione che giunge anche al fine di sensibilizzare le istituzioni riguardo al benessere di tutti gli animali, non solo quelli di proprietà o domestici: una tematica che colpisce la sensibilità di tanti cittadini che, spesso, devono, però, fare i conti con un sistema a singhiozzo.
Per la cronaca, la cittadina è riuscita a salvare l’animale con le sue sole forze: questa volta, per fortuna, è andata bene. Ma la prossima?











