Non c’è tempo. Non c’è tempo per le promesse, non c’è tempo per le buone intenzioni, non c’è tempo per i piani decennali di intervento mollati in un cassetto. Il sindaco Truzzu deve intervenire immediatamente in via Peretti, come gli hanno chiesto ieri i genitori del Liceo Classico-Scientifico Euclide in una lettera, e metterla in sicurezza. Deve intervenire immediatamente, e salvare la vita ai ragazzi. Perché di questo si tratta: quella strada, è una bomba a orologeria. Un rettilineo lunghissimo con zero misure di sicurezza e pochissima visibilità a causa delle siepi. Un pericolo continuo per le migliaia di ragazzi che frequentano il vicino Liceo Classico-Scientifico Euclide, o per quelli che si fermano a mangiare un panino al Mc Donald’s o che prendono l’autobus per tornare a casa.
Il sindaco Truzzu faccia qualcosa. Ha ragione quando fa appello alla prudenza, ma l’imbecillità non si può purtroppo monitorare né tantomeno estirpare: e allora, se si continua a correre, bisogna che intervenga. Con dossi, con dissuasori visivi o sonori, con autovelox, con semafori, con una drastica potatura delle siepi. Con qualunque cosa, purché si sbrighi e faccia in fretta.
Guardate nel video il viavai continuo di auto, oggi a un’andatura moderata per rallentare nel punto dove il povero Xuanming Guan, 15 anni, ha perso vita, sogni e progetti. Mazzi di fiori bianchi ricordano la tragedia di lunedì mattina, una sfilata silenziosa di auto gli rende omaggio. Non si può fare affidamento solo sul buonsenso: su quella strada, sindaco Truzzu, servono interventi urgentissimi per salvare i ragazzi.











