L’accordo quadro, della durata di 24 mesi, prevede l’affidamento a un unico operatore economico e un importo massimo complessivo di 2 milioni di euro, che non costituisce un obbligo di spesa ma un tetto entro il quale attivare, di volta in volta, i singoli contratti in base alle reali necessità. Una formula che permette rapidità d’azione, standard qualitativi omogenei e risposte efficaci anche in caso di urgenza.
Gli interventi previsti sono numerosi e coprono praticamente ogni ambito della manutenzione edilizia: dalla ricerca e riparazione di perdite d’acqua e liquami alla ristrutturazione di solai, dal rifacimento di bagni e impianti idrico-sanitari all’adeguamento degli impianti elettrici, passando per tetti, facciate, balconi, infissi, pavimenti, fognature e opere di sgombero e pulizia degli alloggi. Tutte lavorazioni indispensabili per restituire l’agibilità degli immobili e renderli conformi ai requisiti di sicurezza statica, igienica e funzionale.
Il progetto è stato elaborato dall’Ufficio tecnico per l’edilizia residenziale pubblica e rientra nella programmazione triennale delle opere pubbliche. Responsabile unico del procedimento è l’ingegner Pierpaolo Piastra, dirigente del Servizio Manutenzione, Gestione e Valorizzazione del Patrimonio e Servizi Tecnologici, che ha espresso parere favorevole sulla regolarità tecnica dell’atto.
Con voto unanime, la Giunta ha approvato gli elaborati dell’Accordo Quadro e ha dichiarato la deliberazione immediatamente eseguibile. Un passaggio amministrativo che segna un punto fermo nella gestione delle case popolari: meno burocrazia, più interventi concreti, per tutelare un patrimonio pubblico che è, prima di tutto, casa per centinaia di famiglie.











