Il divario, prima di tutto. Vaccini antinfluenzali chiesti dai medici di famiglia: “Decine di migliaia di dosi”. Anti Covid? “Qualche centinaia”. I numeri li ha forniti Gabriele Mereu dell’Asl di Cagliari, e la differenza si nota benissimo. A parte gli ospedali, che hanno i nomi dei pazienti, soprattutto quelli fragili, chi non ha necessità di varcare la soglia di questo o quel nosocomio si reca dal proprio dottore e chiede, nella stragrande maggioranza dei casi, solo la dose contro l’influenza. Con tanti saluti alle Pfizer utilizzate per le quinte dosi. La conferma di quella che, estremizzandola, potrebbe essere definita una fuga dai vaccini legati al Covid arriva da Umberto Nevisco, medico e presidente della Fimmg di Cagliari, la federazione dei medici di medicina generale: “Da un lato abbiamo una minore richiesta da parte dei cittadini. C’è una percezione minore della gravità di un quadro clinico e, anche, una minore sensibilità. C’è più diffidenza nei confronti delle ulteriori vaccinazioni”. Insomma, si è passati da una maggioranza di favorevoli al vaccino, al punto da fare lunghe file fuori dai centri vaccinali a, dopo tre anni e mezzo dalle prime restrizioni, a un cambio di rotta: sono di più i disinteressati a ricevere la nuova dose. E Nevisco riconosce che ciò sta accadendo “per diversi motivi”. Tra i quali, non fosse altro perchè se ne parla di frequente anche su internet o in una semplice chiacchierata con un parente o un amico, spicca la voglia di una tranquillità, legata a un ritorno alla normalità già realtà, che si vuole mantenere nel tempo.
Quella delle richieste in calo non è però l’unica motivazione: “La sola registrazione sulle piattaforme è più complessa e sta dando problemi”, ammette Nevisco .”Siamo sempre e solo noi medici di famiglia che dobbiamo certificare ogni singola richiesta e organizzarci, ogni volta, con ogni singolo paziente. Sulla piattaforma dove ci si registra per avere la dose antinfluenzale la procedura è snella, su quella delle Poste no. Una delle cause delle poche richieste pervenute all’Asl di Cagliari è “la modalità di gestione delle richieste, l’organizzazione rispetto al vaccino contro l’influenza è totalmente diversa”.










