Cagliari – Una petizione per fermare la chiusura della Diabetologia del Brotzu: in poche ore, raccolte oltre 600 firme.
È di qualche giorno fa la notizia della chiusura dell’importante reparto del nosocomio del capoluogo sardo e ieri è scattata la prima “protesta” ufficiale per scongiurare questa decisione che preoccupa soprattutto i malati di diabete. A lanciare la raccolta firme sul web è Gianfranco Angioni che spiega: “Il centro Diabetologico dell’Arnas Brotzu ha in cura oltre 5000 pazienti e all’interno dell’Ospedale sono già stati predisposti diversi Percorsi diagnostici terapeutici assistenziali (PDTA) che sono strumenti di gestione clinica per la definizione del migliore processo assistenziale finalizzato a rispondere a specifici bisogni delle complicanze diabetologiche come quella del piede diabetico, dello scompenso metabolico, del diabete gestazionale e delle diverse e altre gravi complicanze come quelle oculistiche, vascolari, cardiologiche e nefrologiche”. Non solo: “La struttura oltre a garantire le consulenze ai pazienti esterni garantisce le consulenze per i pazienti ricoverati, inoltre è centro prescrittore per quanto riguarda il diabete tipo 1 e il diabete tipo 2. All’interno della struttura con grande professionalità da parte del personale medico, infermieristico, OSS e del personale tecnico, nei rispettivi ruoli, vengono portate avanti le varie attività, come quella dell’ambulatorio del piede diabetico, diabete gestazionale, genetica del diabete (Mody), gestione del microinfusore, telemedicina, terapia educazionale, percorso nutrizionale e il percorso del paziente diabetico trapiantato e altro”.
Un appello alle istituzioni, quindi, affinché ravvedano e non chiudano il reparto”.
Nella sua pagina Facebook Angioni specifica che “in poche ore centinaia di persone hanno sottoscritto la petizione on line per Fermare la chiusura della Diabetologia del Brotzu. Spero qualcuno rinsavisca per questa decisione scellerata che se verrà attuata senza una progettualità di rete, avrà ripercussioni gravissime verso i pazienti diabetici. Mi chiedo quale sentimento può significare un atto del genere verso i pazienti, poi analizzando bene, comprendo che la giusta definizione può considerarsi in un sentimento di disprezzo.
Non permetteremo che pezzo dopo pezzo si continui a smantellare quel poco che resta di una sanità pubblica. L’ appello che rivolgo a tutte/i e di non mancare alla manifestazione indetta per il 6 aprile all’ingresso del Brotzu”.










