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Il servizio del ritiro dei rifiuti col sistema ” porta a porta” non solo nasce tra le polemiche, ma crea problemi di non facile e certa soluzione. Aldilà del coinvolgimento dei cittadini a “cose già decise e fatte” sulla nostra pelle, con metodi poco o niente democratici, anzi del tutto ” autoritari”, che non si giustificano con i “gazebo” informativi “a posteriori”, ci sono problemi di ordine pratico e giuridico da affrontare e risolvere non di poco conto e pacifici. Cagliari non è un piccolo comune ed ha avuto negli anni, per non dire nei secoli, uno sviluppo urbano ed edilizio complesso e complicato. Non ha,soprattutto, i requisiti strutturali, urbanistico-residenziali e igienico-sanitari che consentano il servizio di ritiro dei rifiuti con il sistema “porta a porta” in condizioni non dico ottimali ma nemmeno parzialmente rispondenti all’organizzazione ed alla gestione del servizio, tanto meno sotto il profilo del decoro della Città e della tutela della salute pubblica. Forse è possibile realizzarlo nei rioni dove sussiste un impianto edilizio frazionato e diffuso, con abitazioni singole e cortili a disposizione, non certo nei quartieri dove non esistono aree private e condominiali, tenuto conto della edificazione intensiva che si è sviluppata soprattutto nel dopoguerra.
Lasciare i cassonetti fuori nei marciapiedi e nelle strade alla mercè dei vandali e dei cani che i padroni portano allegramente e con disinvoltura a fare i loro bisogni ovunque, crea certamente problemi non indifferenti, sia per la regolarità del servizio sia per le difficoltà a garantire l’igiene in generale e quella pubblica in particolare. Potra’ certamente creare problemi ancora maggiori di igiene e sanità pubblica il lavaggio dei cassonetti condominiali: l’acqua sporca dove si getta ? è la domanda o i Condomini si vedranno costretti a gettarla nelle cunette e nelle caditoie per l’acqua piovana. Sono solo alcuni dei problemi che, pare di capire, gli Amministratori e i Dirigenti Comunali non hanno affrontato nelle loro scelte e nelle loro decisioni per imporre questo tipo di servizio. Senza contare,poi, le ricadute di carattere economico a carico delle singole famiglie che dovranno accollarsi spese che graveranno non poco sui bilanci familiari, se è vero, com’è vero, che già circolano manifestini e offerte di ditte delle Penisola che propongono i propri servizi.
L’auspicio è che gli Amministratori comunali rivedano le loro posizioni, abbandonino scelte preconcette e diano ai cittadini cagliaritani certezza di servizi efficienti.
Marcello Roberto Marchi
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