Per far spazio alla nascita della terapia intensiva pediatrica al settimo piano del Brotzu di Cagliari si elimina quella che finora ha accolto i trapiantati sardi. L’ennesimo disservizio per i cittadini sardi ha in entrambi i casi come protagonisti pazienti fragilissimi: i trapiantati di fegato vengono espropriati dalla terapia intensiva post trapianto, costata 400mila euro e molti anni di battaglie, per destinare quei posti letto ai bambini altrettanto bisognosi di una struttura così. Ma un diritto così urgente può diventare una competizione? Ovviamente no, come denuncia Pino Argiolas del direttivo Prometeo Aitf.
“La direzione del Brotzu comunica che al 7 piano si istituisce la terapia intensiva pediatrica.
Pertanto i trapiantati di fegato vengono espropriati di una struttura indispensabile nel post trapianto. Una struttura che sostituisce la vecchia terapia semi intensiva, e che con tutte le modifiche era costata 400mila euro per garantire ai trapiantati di fegato un decorso post operatorio tranquillo”, spiega Argiolas. “Siamo certi che in Sardegna serve una terapia intensiva pediatrica, da anni viene richiesta da cittadini e medici, ma siamo anche certi che non può essere aperta scippando la struttura ad altri pazienti fragili come i trapiantati. Riteniamo che questa decisione del D.S sia una ulteriore prova di forza nei confronti di chi con tanta abnegazione e grande professionalità ha realizzato a Cagliari oltre 500 trapianti di fegato”.