E’ guerra aperta in consiglio comunale. Tutta in maggioranza. Un braccio di ferro politico che potrebbe avere conseguenze giudiziarie. Qualche giorno fa l’assessora alla Cultura Paola Piroddi ha presentato una diffida legale annunciando una querela contro il consigliere Udc (ex Psd’Az, come l’assessora) Antonello Angioni, presidente della commissione Urbanistica. E quest’ultimo si prepara a rispondere al fuoco presentando una mozione di sfiducia alla stessa assessora. Complicando così i piani del sindaco Truzzu che potrebbe, a questo punto, decidere anticipare il rimpasto.
A convincere la Piroddi a diffidare legalmente Angioni, la condotta del consigliere che avrebbe, a dire dell’esponente della giunta cagliaritana, oltrepassato il limite nel corso della propria attività con accessi agli atti e interrogazioni.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso sarebbe stata l’ultima interrogazione di Angioni (ritirata dopo la diffida dallo stesso consigliere) circa l’utilizzo di alcuni locali della Mediateca occupati dalla Cineteca sarda della società umanitaria, sgomberati per far posto a uffici comunali anche se ma mai “utilizzati dall’Amministrazione” e recentemente “offerti all’associazione Hybris – Centro Internazionale del Fumetto ospitata, dall’ottobre 2018, nei locali comunali dell’ex scuola di via Falzarego”, scrive Angioni.
Il consigliere a questo punto spiega “di non essere più nell’animo di svolgere serenamente il proprio ruolo”, ritira l’interrogazione sui locali della Mem e annuncia la presentazione, probabilmente entro giovedì, di una mozione di sfiducia contro l’assessora. Lo scontro ormai è tale che non può essere ignorato dal sindaco Truzzu che potrebbe a questo punto decidere di accelerare sul rimpasto. E la Piroddi potrebbe essere la prima a cadere. Il sindaco ha in programma un incontro col presidente della giunta e segretario Psd’Az Solinas, la discussione potrebbe anche cadere sul futuro politico della Piroddi che potrebbe trovare una poltrona nel mega giro di nomine che sta per partire in Regione dopo il via libera del consiglio regionale (previsto per stasera) alla legge 107, quella sul “poltronificio” secondo le accuse del centrosinistra in via Roma.
Ma a cadere potrebbe non essere solo la Piroddi. Se Oppi non dovesse accontentarsi del Ctm e insistesse sull’ingresso in giunta del segretario cittadino Udc Andrea Floris (tra i partecipanti al pranzo di Sardara) Truzzu, per non alterare l’equilibrio di genere, sarebbe costretto a sacrificare anche un altro assessore. A rischiare maggiormente Tack (Lega) e Sorgia (Psd’Az), più defilati Guarracino e Mereu, Fdi.










