“La funicolare non è la soluzione ai problemi di mobilità di Cagliari: servono meno auto, più corsie preferenziali per i bus e più zone pedonali”. Italo Meloni, docente di Ingegneria civile e presidente del comitato tecnico scientifico del polo formativo sui trasporti, boccia senza mezzi termini l’ipotesi rilanciata nei giorni scorsi. “Il vero nodo è la viabilità complessiva della città: troppe macchine circolano quotidianamente, creando caos e congestione. È necessario puntare su parcheggi di scambio e su un sistema di collegamenti che alleggerisca l’arrivo delle auto da fuori Cagliari. Non è la funicolare a risolvere il problema, ma un piano organico che ripensi i flussi in ingresso, includendo anche il restyling della 554, arteria fondamentale attesa da anni”. Meloni evidenzia inoltre la necessità di potenziare i servizi esistenti: “Bisogna rafforzare le corsie preferenziali per i bus, ad esempio lungo viale Marconi e via San Benedetto, e favorire la ciclabilità. Occorre offrire più servizi efficienti che consentano ai cittadini di spostarsi comodamente e in poco tempo senza dover ricorrere all’auto privata”. Un chilometro e mezzo di tracciato, tre fermate e un costo stimato di 40 milioni di euro. L’idea della funicolare tra Stampace e San Benedetto è tornata ciclicamente nel dibattito cittadino, rilanciata da un consigliere di FdI ma rimasta sempre priva di prospettive concrete. A ribadirlo è stato anche l’assessore alla Mobilità Yuri Marcialis, che a Casteddu Online ha chiarito: “Ogni tanto riaffiora, come suggestione ciclica, l’idea di una funicolare tra i quartieri storici e San Benedetto. Un tema più volte agitato in passato in alcune sedi politiche, ma mai accompagnato da studi, progetti concreti o stanziamento di risorse. È bene ribadire che tali ipotesi non trovano alcun riscontro nelle attuali linee di mandato né nei documenti programmatici dell’Amministrazione, che resta invece concentrata sulle priorità reali per la mobilità cittadina”. Un nulla di fatto, dunque, per il collegamento che figurava già nel Piano Urbano della Mobilità del 2009 e che, negli anni, aveva acceso speranze e dibattiti. Anche l’ex sindaco Paolo Truzzu ne aveva fatto un punto della sua campagna elettorale, rilanciando lo studio di fattibilità promosso dal CTM: “Il Progetto di collegamento tra Piazza Yenne e San Benedetto è attualmente in fase di studio di fattibilità – dichiarava l’Azienda CTM SpA – L’obiettivo dello studio è approfondire la piena realizzabilità dell’intervento sotto i diversi aspetti tecnici, normativi ed economici, sia sotto il profilo degli investimenti che della gestione del futuro servizio. Sono ancora in corso tutti gli approfondimenti di natura ingegneristica, geologica e geotecnica, nonché quelli di natura archeologica”. Nel PUM del 2009 era stato previsto un collegamento diretto tra il mercato di San Benedetto e piazza Yenne. Le prime versioni furono presentate tra il 2011 e il 2012 e, successivamente, inserite nel progetto “Cagliari Port 2020” finanziato dal MIUR. Lo studio prevedeva tre fermate (San Benedetto, Largo Carlo Felice/Yenne e un collegamento verticale con Castello), fino a 350 corse giornaliere e oltre un milione di passeggeri annui. Ma lo stesso CTM, che aveva redatto il piano, ha poi archiviato l’ipotesi ritenendola non percorribile. Oggi, a distanza di anni, la funicolare riemerge come suggestione politica, ma tra le bocciature nette dell’amministrazione comunale e quelle del mondo accademico, appare sempre più lontana da una possibile realizzazione.











