Strade sporche, pezzi di città abbandonati, cantieri eterni in centro che rendono ogni passeggiata un percorso a ostacoli. E poi, la sicurezza: non solo malamovida, ma anche aggressioni, liti che degenerano nella solita piazza del Carmine, accoltellamenti e la costante sensazione di essere all’anno zero nei controlli.
I cagliaritani attraverso i social sparano ad alzo zero e cercano di portare inutilmente all’attenzione dell’amministrazione comunale la situazione disastrosa della città, con denunce circostanziate e richieste di interventi. Cagliari non solo è sporca e con interi quartieri e pezzi storici della città abbandonati al proprio destino – non solo le periferie ma, per esempio, Castello, il Terrapieno e l’Anfiteatro per fare solo tre emblematici esempi – ma anche poco comoda a causa dei cantieri e dei pochi parcheggi, sporca – certamente a causa dei cittadini incivili ma probabilmente anche per un servizio raccolta rifiuti che non funziona come dovrebbe – e ormai poco sicura. Ai continui episodi di liti che degenerano nella solita piazza del Carmine, si aggiungono gli episodi di malamovida alla Marina e in generale nel centro storico, come testimoniato dalle tante foto circolate negli ultimi giorni dell’anno.
I pensieri e le energie degli amministratori comunali sono tutti concentrati sugli appuntamenti elettorali, le regionali prima e poi proprio le comunali fino alle europee. E così inaugurazioni e tagli di nastro prendono il posto di interventi concreti e reali per il benessere della città.









