Cagliari, “Venerdì 16 maggio siamo state avvisate, tramite una riunione urgente convocata dalla preside, che da lunedì 19–martedì 20 i nostri bambini avrebbero dovuto lasciare la scuola per far spazio allo StraKrash, che è stato incendiato qualche giorno fa”. A parlare è Maria Giovanna Serra, rappresentante di classe dell’infanzia “Ada Negri”, che denuncia il trasferimento improvviso di quattordici alunni senza alcun preavviso. Secondo Serra, la decisione sarebbe stata presa senza coinvolgere le famiglie e senza considerare “la cosa più importante: i bambini”. Le difficoltà causate dallo spostamento riguardano proprio questi ultimi: “Quando sono stati avvisati che avrebbero dovuto cambiare scuola, alcuni si sono rifiutati di andare”. I genitori chiedono chiarezza sul percorso amministrativo che ha portato allo sgombero: “Nell’ultimo consiglio d’istituto tale “sfratto” è stato messo all’ordine del giorno? Come si è espresso il consiglio?”. Durante la riunione con la dirigente sarebbe stato precisato che l’amministrazione può disporre liberamente dei propri locali; eppure, osservano le famiglie, “fino al termine delle attività didattiche la scuola è la diretta usufrutrice dello stabile”, e “non risulta, a oggi, alcuna delibera né ordinanza firmata dal sindaco” che autorizzi lo spostamento degli alunni in via Brianza. Coinvolta nella triste vicenda anche l’assessora all’Istruzione, Giulia Andreozzi, accusata di non aver risolto i problemi della mensa scolastica segnalati nei mesi scorsi: “Quando abbiamo cercato di coinvolgerla nella situazione disastrosa della mensa, ci ha fatto una riunione con una lezioncina sugli appalti e sulle diete. Non ha fatto nulla affinché la situazione migliorasse, anzi è andata sempre peggio. Questo ci fa capire, come abbiamo sempre pensato, che per l’assessora ci siano scuole di serie A e scuole di serie B”. Serra aggiunge infine un’ulteriore precisazione: “Ha più volte detto che vorrebbe vedere in una riunione la rappresentante di classe, quindi la sottoscritta, insieme alla preside, peccato che ancora non ci sia stata fornita alcuna data per questo incontro”, conclude. In attesa di un riscontro formale da parte del Comune e della dirigenza scolastica, i genitori chiedono risposte chiare e tempestive a tutela dei propri figli e rilevano che, poiché il trasferimento è ormai imminente, non è stato attivato un percorso condiviso capace di rispettare le esigenze dei bambini.










